domenica 6 settembre 2015

Una poesia di Giuseppe Giusti, scritta ieri, oggi o domani?

Il papato di Papa Piero di Giuseppe Giusti (1845)

Prete Piero è un buon cristiano/ lieto semplice alla mano/vive e lascia vivere. Si rassegna, si tien corto/colla rendita di un orto/sbarca il lunario. Or m'accadde di sognare/ che quest'uomo singolare/ diventò Pontefice. Sulla cattedra di Piero/ sopraffatto dal pensiero/di pagare i debiti. Si serbò l'ultimo piano/ e del resto al Vaticano/ messe l'Appigionasi. Abolì la Dateria, lasciò fare un'osteria/ di Castel Sant'Angelo. E sbrogliato il Quirinale ci fè scrivere: Spedale/ per i preti idrofobi. Decimò frati e prelati/ licenziò birri e Legati/ Gabellieri e Svizzeri. E quel vil servitorame/ spugna canchero e letame/ del romano ergastolo. Promettendo che lo Stato, ripurgato e sdebitato/ ricadrebbe al popolo. Fece poi su i Cardinali/ mille cose originali/ dello stesso genere. Diè di frego agli ignoranti/e rimesse tutti quanti/ a fare il parroco. Del pensier d'ogni pastoja/ abolì per man del boja/ fece bruciare l'Indice. E tagliato a perdonare/ dove stava a confessare/ scrisse: Datur Omnibus. Poi, veduto che gli eccessi/ son ridicoli a se stessi/anzi che si toccano/ nella sua greggia umana/ non ci volle carne cristiana/ Angioli nè Diavoli.Vale a dire volle che l'uomo/ fosse un uomo e un galantuomo/ e del resto transeat. Bacchettoni e libertini/mascolini e femminini/ messe in contumacia ...in un luogo segregato/ che per celia fu chiamato/ Il ghetto cattolico. Parimenti i miscredente/ senza prenderli per i denti/ chiuse tra gli invalidi. E tappò ne' pazzerelli/ i riunti cristianelli/ rifritture d'ateo. Proibì di ristacciare/ i puntigli del collare/ pena la scomunica. Nel vedere quell'armeggio/ fosse il sogno o che so io/ mi parea di scorgere che quel Papa/ a chiare note risorgesse il sacerdote/ e sparisse il Principe. Vo per mettermi in ginocchio/ quando a un tratto volto l'occhio/ a una voce esotica. E ti veggio in un cantone/ una fitta di corone/ strette a conciliabolo. Arringava il concistoro, un figuro, uno di loro/ dolce come un istrice. No, dicea, non va lasciato questo Papa spiritato/ che vuol far l'Apostolo: Ripescare in pro del Cielo/colle reti del Vangelo/ pesci che ci scappano. Questo è un Papa in buona fede: è un Papaccio che ci crede/ diamogli l'arsenico.


venerdì 14 agosto 2015

Tutti uguali con DNA diversi!

Sul DNA dei popoli!

Sono convinto che così come ogni singolo umano è portatore del proprio DNA lo è anche ogni singolo popolo. Intendo per popolo, gruppi di persone, etnie facilmente riconoscibili attraverso la loro tradizione e la loro storia.Rifuggo perché la odio dalla parola razza. Più che ci si addentra nella storia di una singola etnia e più ne emergono le strutture che ne determinano i caratteri fondamentali. Prendo per primi i cinesi. La loro profonda cultura ha talmente intriso ed intricato la loro essenza di popolo che leggendo ' Primavera ed autunno' di K'ung Chung-ni e di Tso Ch'iu-ming, par di leggere una storia di oggi. Salvo che è stata scritta grossomodo nel 722 a.C, quando Roma era un piccolo villaggio. Questa storia narra il millenario passato (allora!) della Cina. Il nome del primo autore è volgarmente traducibile in Confucio ed il secondo in Tso. Più o meno tutti abbiamo una idea di chi sia stato Confucio. Circa 2400 anni dopo, nel 1690 e rotti, due gesuiti tornano dalla Cina e redigono un loro trattato: uno dei due, Intorcetta, scrive meravigliato di aver trovato una popolazione retta da un regime teocratico che non conosce il temine ed il concetto di Dio! La cosa era già stata sperimentata da Matteo Ricci, parecchie decine di anni prima. Secondo me la triplice e consecutiva svalutazione dello yuan va letta non con l'occhio finanziario occidentale ma in chiave totalmente diversa. Quale sia questa lettura non lo so, l'unica cosa che forse capisco è che per giudicarla bisognerà attendere un po' di tempo. Forse per capire le finalità del pensiero cinese un buon indizio è l'osservazione della loro espansione in Africa. Totalmente diversa da quanto finora hanno fatto gli europei e gli americani.
I germanici: famosi per la loro capacità di assemblaggi meccanici perfetti! Un popolo di gente lavoratrice e serena che ogni tanto viene percorsa come un tifone misterioso da autentici geni. Nel bene e nel male. Parafrasando un moderno modo di dire, a loro insaputa. Da Beethoven a pessimi personaggi in grado di trascinare tutto il loro popolo ed altri, purtroppo, in immani tragedie. Come tutti i deboli ogni tanto vengono assaliti da manie di grandezza. Oggi resi potenti dalle mostruose tragedie prodotte, guardano con profonda invidia e solita avidità un popolo che per numero starebbe in una loro grande città. Questo popolo per intelligenza, creatività, filosofia e scienza, sovrasta storicamente le popolazioni di tre quarti di mondo! Così che cercano stupidamente di costringerlo alla povertà. Solo per mostruosa capacità di solita incomprensione. Questo popolo, resosi impoverito anche per colpa della delinquenza di alcuni propri governi è stato scuola al mondo inventando un sistema politico nel quale ci abbeveriamo tutti: la democrazia. Poi anche loro, come capita, se ne sono dimenticati. Ci si stringe la mano,a volte, per rubarci reciprocamente gli anelli!
Noi altri! Scriveva Giuseppe Giusti, grande e obliato poeta dell'800, nella sua poesia -I Grilli- a proposito della disistima di altri popoli nei nostri confronti, sintetizzando quello che avevamo fatto negli anni dell'impero Romano, " ...scordando il tempo perso, d'aver in illo tempore, spoppato l'universo" Ci eravamo pappato il mediterraneo e tutta l'Europa ed eravamo arrivati dall'Africa fino al Polo nord ed alle porte dell'India!Non ancora italiani ma solo romani. A piedi, senza aereoplani, carri armati e bombe atomiche! Poi accade che fummo affascinati da una idea! Chi avrebbe dovuto mettere in pratica questa meravigliosa idea confuse talmente le idee a tutti puntando al dominio di pochi autoelettisi rappresentanti dell'ideatore, a tal punto da trasformare un popolo di affamati leoni, capaci comunque di costruire strade e leggi, in un branco di timorati e indifesi bastian contrari. Secondo me non c'è definizione migliore del nostro italico DNA! La nostra congenita "bastiancontrarietà" Un piccolo esempio: tre lingue parlate su questa terra dai bipedi umani sono alla base di ogni linguaggio, il sanscrito, il greco ed il latino. insieme generano la lingua italiana: Ma non riusciamo a rimpinzare questa meravigliosa lingua con parole, forse semplici, forse sintetiche ...ma banalmente sceme, prese da altre lingue. oggi di moda, che dalla nostra derivano?!

Il continente chiamato India. Un solo fiume da il nome ad un intera parte del globo il cui nome originale era Baharat. Una straordinaria mistura di genti, fitti come fili d' erba di un immenso prato dal quale sono nate, nel corso dei tempo, straordinarie figure umane. Così straordinarie da influenzare positivamente il pensare del resto del mondo, ma assolutamente inconcludenti nel trasformare ogni altro filo d'erba in un fiore libero e felice. Di libere e, non so se felici, solo le vacche bianche! Al di là di ogni fede e superstizione è stato l'unico popolo che si è liberato, armato solo di parole, dall'oppressione armata di affamati bipedi venuti da un'isoletta del mare del nord che avevano la pretesa di insegnare ad un popolo di grandi e straordinari maestri la realtà della vita. Fucili alla mano. D'altra parte erano costoro, cresciuti di statura e di ricchezza depredando mezzo mondo. Con una certa eleganza formale!

giovedì 13 agosto 2015

autobiografia!

Autobiografia

Appartengo ad un èlite di viventi il cui numero è in rapido aumento, quello degli ultra ottantenni. Osservo, annoto, ed infine esprimo giudizi, sulla base di quello che secondo me potrebbe essere l'obiettivo dell'umanità : il perseguire la ricerca della verità sulla vita, vale a dire, conoscenza è felicità! Non sono minimamente d'accordo con chi ha invitato ed invita a "non giudicare". Trovo che sia un sistema diabolico che tende ad attribuire ad altri la facoltà di pensare. Politicamente sarei un socialista se sapessi cos'è il socialismo ed una volta scoperto riuscissi a querelare tutti coloro che si sono nascosti e si nascondono dietro a questo termine, e ne hanno abusato a danno di intere generazioni. Non appartengo a nessuna fede religiosa, pur essendo un curioso lettore di storia delle religioni: considero la religione come un settore della storia del pensiero dell'uomo. Il resto è pessima amministrazione del potere, il peggiore dei poteri, quello che costringe l'uomo ad allontanarsi da coscienza e conoscenza. Amo la natura. L'unica, come parte di un intero universo dotata di anima. Sorrido ad alcune scelte sulla identità della natura, mentre odio profondamente, cercando tuttavia di scoprire l'origine di questo mio sentimento, tutto ciò che va sotto il termine razzismo, ivi compreso il differenziare i generi sessuali. Massima libertà di scelta e di essere. Da parte mia tutta la mia ammirazione al mondo femminile. Se ci fosse un altare della vita vi porrei questa parte della umanità, se non altro per la sua intrinseca bellezza! Generai tre figli meravigliosi, non da solo ma con l'aiuto indispensabile della loro mamma, dalla quale mi divise una buona quantità di punti di vista. "Ci" restammo amici. Lei si risposò, io mi accompagnai compiendo i nostri primi felici quarant'anni! I miei tre figli ...ma come mai ho dei figli così vecchi?! In compenso si sono splendidamente riprodotti! Non possiedo nulla a cui dia valore tranne i libri. Ne ho quasi tremila, diconsi tre mila. Tra questi alcuni antichi, a cui tengo moltissimo. Visti, desiderati, trattati, comprati ...ad una fiera di Cherasco ben 12 volumetti, tutto il teatro di Voltaire, edito nel 1801 da Pierre e Firmin Didot. Lo stesso editore che in quegli anni riesumò Montaigne! Mi piace la carta antica, quella dei libri del cinquecento! Ne ho uno! Diversi tra il sei ed il settecento! In realtà credo che il tempo non passi mai. L'unica cosa che passa siamo noi, con il vantaggio che alcuni di noi riescono a lasciare tracce di se. La traccia che sto lasciando è quella dei miei figli. Oltre alla presunzione di credermi uno scrittore. Va bene, fino ad adesso ho pubblicato un decina di titoli. Come ogni bravo scrittore non faccio altro che parlare di me stesso, in ogni salsa possibile!
Sento dire che il problema della nuove generazione sono le vecchie: durano troppo. La media della vita si è allungata. Un successo dei sistemi di vita, della tutela alla salute, etc. etc. Tra le cose che m'infastidiscono ci sono le classificazioni, quasi sempre, discriminatorie. Una per tutte la terza età ... e poi la quarta. E' in uso una terminologia nefasta: la rottamazione. La metto a confronto con quelle aziende al cui interno ci sono gli uffici delle "risorse umane". Come se un umano fosse una risorsa ...come il carbone o il petrolio! Pericolose idiozie!Uno che ha vissuto un buon numero di anni può essere ed essere utile a chi di anni ne ha meno e, sulla base solo di questo, abbia deciso di "cambiare il mondo" ...cosa che abbiamo pensato di fare tutti, senza riuscirci ...forse perché non abbiamo ascoltato chi aveva già tentato di farlo, ovviamente senza riuscirci completando i propri progetti.
A condizione che il cervello non sia deperito molto prima di tutto il resto e che sia sempre sveglio al mattino presto, i "cosiddetti vecchi", che siano in grado dimostrare di averci capito qualcosa, andrebbero ascoltati. Nel mio caso, potessi decidere qualcosa, darei la precedenza alla salute del territorio su cui viviamo; poi, ma non in ordine di tempo, alla salute di tutti i cittadini in ugual misura; togliendo ogni privilegio che creasse disparità di potenziali di vita; creerei scuole di libero accesso a tutti coloro che non partecipano alla creazione della democrazia, invitando chi invoca disparità a partecipare attivamente....salvo patentarli come cretini!

Posso continuare con un elenco lungo diversi metri e finirei con l'indicare come un umano giunto al traguardo per entrare nella succitata èlite sia particolarmente incorruttibile! Mi escluderei da questa ultima descrizione di incorruttibilità dato che sarei assolutamente corruttibile se, essendo al potere, mi venisse in aiuto una splendida, elegantemente poco vestita fanciulla, appena più che ventenne, cosparsa del mio profumo preferito, lo Shalimar, e mi sorridesse con inenarrabile affetto!!! Il paradiso può attendere, docet!

mercoledì 12 agosto 2015

Parlo della donna...

Parlo della donna

anche perché gli uomini mi hanno stancato! Me, compreso! A loro è stato affidato il governo del mondo ...da nessuno, naturalmente! Ad un maschio, addirittura, quello dei cieli! Visto che a loro, i maschi, cresceva la barba sulla faccia, che potevano vantarsi di aver ucciso a randellate un povero coniglio ... si sono arrogati, dai tempi dei tempi, il governo del mondo. I risultati di questo dominio sono sotto gli occhi di tutti.

In più hanno creduto di poter soggiogare alle loro voglie quelle creature che li hanno creati, messi al mondo. Sto parlando di un modo di porsi, di una imposizione, di un comportamento del maschio nei confronti della femmina. Persino nei suoi presunti rapporti con qualsiasi presunto creatore del mondo, il maschio si è fatto interprete (inventore) dei suoi presunti dictat. Tutta una presunzione! Alla femmina non sarebbe mai venuto in mente: troppo forte e sensata fin dall'inizio! Non desiderare la donna d'altri! Dei desideri della donna ci se ne poteva altamente fregare! Fiondandosi dentro l'invenzione del verbo di una qualsiasi divinità se ne sono avvalsi per ergersi su piedistalli inutili. Persino, nell'inventarsi di tutto, pur di primeggiare: una delle maggiori fedi religiose aveva predicato fino a cinquecento anni fa, che solo all'uomo, il loro dio aveva concesso di avere l'anima. Poi ci hanno ripensato! Forse anche alle donne, il loro dio, aveva dato un anima! In realtà, descrivendo la stupida arroganza maschile, ho iniziato a parlare della forza della femmina. Questo essere bipede ha sopportato, tranne qualche raro caso, questo sopruso pur riconoscendo che la stupidità maschile la eleggeva a stimolo, a simbolo, ad ispiratrice di ogni azione dell'uomo. Tra i due la vera forza era quella femminile! Non fatta di muscoli e di urla. di randellate, di violenza ma frutto di una straordinaria e naturale bellezza! E' di fronte alla percezione di quella straordinaria bellezza che l'uomo reagiva con disperazione, con la disperazione di esser giudicato in base alle sue manifestazioni di forza, private e pubbliche: uomo contro uomo, sul ring della vita privata e pubblica. Per vincere questa stupida convinzione, in cui il muscolo primeggiava, la donna vinceva adattandosi alle più sceme delle imposizioni. Non avrai altro uomo all'infuori di me! Ci sono voluti secoli e secoli, oppure un battito di ciglia dell'universo, perché la donna scoprisse la sua straordinaria forza. In questo l'uomo ha dato il suo inconsapevole contributo. Estasiato dalla sua bellezza ha cominciato a ritrarla sui muri delle caverne, su pezzi di stoffa e di legno, ovunque ha iniziato a divinizzarla inventandosi suoni e musiche, canti e balli per celebrarne la bellezza. Meno male! Lei non ne ha approfittato, mai! Anzi si è estasiata di quell'uomo che nella sua debolezza riusciva descriverla così bella! Non aveva la necessità di sopraffarlo. Ben consapevole che dietro quel muscolame non c'era nient'altro che un apportatore di vita! Certamente l'uomo se ne era inventate di tutte le colorazioni pur di metterla sugli altari della vita. Uno di loro aveva scritto che era "venuta a miracol mostrare"! Un altro l'aveva scolpita nel marmo, incredibilmente bella. Carini! Certo la loro visione legata alla bellezza era ancora soggiogata ad un utilizzo pratico di un momento di quella esistenza. Sia con la vista che con il tatto e con il resto! Tant'è che veniva celebrata nella sua giovinezza, un momento dell'età della loro vita. A nessuno, per ora, veniva di scolpire un corpo di donna, nudo e centenario. neppure una frase musicale o quattro parole in forma di poesia. Credo fermamente che la parte femminile dei viventi, su questa terra, sia il motore che la rende viva! La natura poteva. casualmente, fare altre scelte! Ma per tutti gli esseri viventi ed in particolare per i bipedi umani (gli unici di cui conosciamo, forse, qualcosa) la natura plasmò l'essere più meraviglioso che poteva rappresentarla in tutta la sua stupenda essenza: creò la donna!

mercoledì 29 luglio 2015

Quousque tandem...

A volte mi capita di sentire il bisogno di commentare fatti inerenti a problematiche religiose ed a volte vengo redarguito con l'invito a riflettere sul fatto che bisogna portare rispetto ad ogni fede religiosa. In linea di massima sono d'accordo nel rispettare ogni singola professione di fede, tuttavia ci sono dei casi, moltissimi casi, in cui mi chiedo e chiedo: ma come è possibile!? Come è possibile che ci siano uomini e donne che credono, ad esempio, che da quel particolare sasso, in quel particolare giorno, il loro profeta, voce del loro dio, sia balzato in cielo!
Piergiorgio Odifreddi, matematico e divulgatore acuto ed intelligente, si domandava in un suo libro, dove fosse diretta la Madonna quando si dice fosse salita in cielo. Niente va più veloce della luce e, se la Signora, duemila anni fa è salita in cielo con il suo corpo, a quest'ora è più o meno arrivata al confine della nostra galassia...per andare dove?! Liberissimo di credere ciascuno che ciò sia avvenuto e stia realmente avvenendo. Non altrettanto liberi, secondo me, le organizzazioni che speculano su questa fede, in tutti i modi possibili!

Nel ripensare a queste fedi innocentemente riposte nell'animo di molti uomini. mi ritorna in mente una piccola storia taoista che racconta di una rana che viveva felice nel suo stagno s,ostenendo che quello era l'unico oceano possibile! Nessuna scienza o coscienza veniva in soccorso alla rana perchè a nessuna rana veniva in mente di sfruttare tale visione dello stagno sottoponendo quel caro ranocchio a leggi, contro leggi, fantasticando su vite eterne, su fabbricatori di quello stagno come costruzione di un ranodivino a cui il povero ranocchio doveva essere riconoscente e figlio devoto. Salvo che, se così non si fosse comportato ....Questo è l'aspetto delle fedi/alias religioni che devono essere sottoposte a critica perché esse siano al più possibile rispettose dell'intelligenza dei loro affiliati! Perché questi stessi non siano così traumatizzati da non capire come venga travolta la loro buona fede a fini che assolutamente niente hanno a che vedere con quanto essi credono. Gli esempi che abbiamo ed abbiamo avuto nel corso dei secoli, le cui visioni nelle culture occidentali sono chiarissimi, ci invitano a valutare con attenzione lo svolgersi della realtà. Si chiamano ebrei ortodossi, aggiungerei, anche, alla loro ortodossia, la mancanza di memoria, salvo una loro diversa interpretazione, della shoa ...non si sa mai! Bene questi giovani vanno all'assalto di altri giovani per impedire loro, anch'essi debitamente istruiti, di costruire un luogo da dove pregare, luogo che nella loro tradizione è indicato come punto di partenza del loro profeta verso il cielo. Se fossi irriverente direi luogo del decollo verso il cielo ...! Chi ce li manda, da ambo le parti, spera che vengano a botte così ferinamente da suscitare un altra guerra. I Latini, saggi, si sarebbero chiesti " cui prodest? "Ora gli ebrei ortodossi, con le loro deliziose treccine, i palestinesi con le loro sciarpone a quadri sanno, sono cosciente di essere banali pedine in mano a delinquenti a cui di loro non importa un fico secco? A me non spetta criticare, spetta rispettare le loro fedi! Quousque tandem .....!

lunedì 20 luglio 2015

Fare un bel clic e non parlarne più!

Quinto comandamento

Bisogna cliccare su questo comandamento, e già che ci siamo sugli altri nove, premere il tasto con su scritto "canc" e farla finita. Mi sembra sia la cosa più logica da fare. Giusto per evitare che la gente, il popolo, l'umanità intera -se proprio vogliamo essere universali- si senta in colpa. C'è da dire che a lungo andare ce ne siamo tutti dimenticati ... lui, pover'uomo, fece una grande fatica! Già la fuga dall'Egitto non era stato uno scherzo e poi, con quel caldo, salire sul monte, starsene davanti al roveto ardente, mentre il suo Dio dettava leggi universali ...e poi scendere dal monte. Con quel caldo! Oltretutto vergognandosi un tantino delle leggi che doveva imporre alla sua tribù, chiamare il fratello e chiedergli di leggerle lui al suo popolo ...insomma, una gran fatica. Inutile!
Inutile, perchè nel corso dei secoli, qualsiasi umano se ne è sempre strafregato delle leggi di quel Signore! Anzi, forse gli sono state di suggerimento per trarre dalla loro trasgressione, un maggiore, più perverso e sottile piacere. Come a dire: tiè!

Una volta, in questa nostra società agro-silvo-pastorale si uccideva, tanto per restare sul quinto comandamento, più di oggi. Ad armare la gente c'era la passione, la vendetta, l'amore tradito, l'amore violento, il tradimento di ideali etc etc. Comunque sia, si uccideva. Oggi si uccide meno nella realtà di tutti i giorni. Tuttavia l'omicidio singolo e di massa, viene pubblicizzato fin nei più nascosti rivoli della informazione. Statistiche alla mano, nel 1900 si uccideva più di oggi, suscitando scandalo straordinario. Oggi si uccide meno ... ma chi se ne frega ... qualche mazzolino di fiori, qualche immagine televisiva e la cosa finisce li. La differenza sta nel fatto che dalla mattina alla mattina dopo, sia chi vive davanti alla stampa o davanti alla televisione non vede altro che omicidi. Centinaia di morti ammazzati ogni giorno su decine di canali televisivi, su centinaia di pagine di giornali, fumetti, libri ...dall'infanzia in sù. Censurarli?! Ma neppure per un incubo! Trovare una soluzione per far si che ogni omicidio, ogni tentativo di omicidio, si stigmatizzato come un oltraggio profondo al genere umano! Per adesso la sola esecrazione pubblica di cui si esprime grida d'allarme è quella suscitata dalle gesta di una cospiqua banda di assassini, che uccide, ovviamente, in nome del proprio dio. Quindi un bel clic e non se ne parla più!

martedì 7 luglio 2015

Marco Ezechia Lombroso,

detto  Cesare (Verona,6 novembre 1835 –Torino19 ottobre 1909), è stato un medicoantropologo,criminologo e giurista italiano. Esponente del positivismo, è stato uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, e fondatore dell'antropologia criminale. Il suo lavoro è stato fortemente influenzato dalla fisiognomica, dal darwinismo sociale e dalla frenologia.
Le sue teorie si basavano sul concetto del criminale per nascita, secondo cui l'origine del comportamento criminale era insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale....
Come si sa le sue teorie sono state smontate dalla scienza e dalla medicina moderna. Erano solo teorie!
Con tutto il rispetto possibile e con una punta di sorriso guardavo l'altra sera in tv il volto dell'ex Ministro delle Finanze greco, ed insieme al volto, l'atteggiamento e l'abbigliamento hippy. 
Così mi è venuta in mente una mostra di alcuni anni fa alla Mole Antonelliana di Torino dedicata a questo medico. Vi si potevano vedere i reperti su cui aveva basato le sue osservazioni.
Così mi è venuto in mente (repetita iuvant) di rivedere i volti di tutti i politici di questo mondo!
Non l'avessi mai fatto! 
Già ricordo bene che quando uscii dalla succitata mostra guardavo con sospetto ogni passante ... e la stessa sensazione m'è tornata alla memoria rivisitando l'immagine innocente di questi attuali signori!
Almeno innocente sia l'immagine!!

Può essere, come gioco. istruttivo e divertente. Se poi a qualcuno venisse in mente di prenderlo sul serio, ricordo che quella di Lombroso era solo una teoria!

martedì 23 giugno 2015

Un bel paese

al mio paese ci fu una bella ragazzina che fin dall'inizio della sua adolescenza dichiarò, a più uomini possibili, il suo destino. Inutile raccontare il durante. Verso la fine della vita si ritrovò vedova ricchissima, ricevuta da quasi tutte le meglio famiglie, visto che nei caffè alla moda, l'uomo più potente del luogo, beveva champagne nelle sue scarpe dorate. Credo che quando la morte la colse accadde in assoluta grazia di Dio. Nella sua lunga vita non aveva tanto fatto del bene, quanto aveva fatto felici una notevole pletora di uomini, traendone con intelligenza il meglio possibile! Molte sono le fanciulle che consce del loro tesoro, come fosse autentico trono, vi stanno regalmente sedute. Di un altra bellissima, sempre conscia di se stessa, abituatasi ad esibirsi su piccoli schermi per grandi masse, sosteneva che la sua audience si allargava proporzionalmente all'allargarsi delle sue cosce. L'oggi, la vede elegante signora, educata e ricomposta compagna di un qualsiasi potente. Questo per le femminucce. I maschietti invece sono diversi! Potrebbero anche aver ucciso uno e più di un uomo. Averlo fatto per coglioneria, per cattiveria, per vendetta, per il semplice fatto che la propria vita e soprattutto quella degli altri, per loro, non conta niente.
Come sappiamo il tempo passa. Una ragazzina birbante potrebbe essere chiamata a dirigere un pezzo di qualsiasi governo che sovraintenda all'educazione delle fanciulle. Un birbaccione, dopo aver scontato la pena, esser chiamato a organizzare luoghi di pena.
E chi meglio di loro?

Dov'è la morale o l'eticità di questo racconto? Non c'è! E' scappata a gambe levate in un altra galassia.

mercoledì 17 giugno 2015

CONFUSIONE

Al momento, e ne sono convinto, viviamo un momento di colossale confusione. Ne riassumo, per titoli, alcuni momenti.
1) I pulpiti sono gremiti di predicatori. Nessuno dice alcunché. Di ascoltabile.
2) Viviamo in democrazia e non lo sappiamo. Il 47% del demos va alle urne. La maggioranza di una minoranza, esprime "crazia". Forse, in questo caso, etimo di 'cretino'.
3) Le maggiori civiltà del mondo (così si autodefiniscono) si rifiutano di aiutare i nipoti di coloro che hanno brutalmente sfruttato per arricchirsi spudoratamente. Solo noi tentiamo di aiutarli. In fondo cercavamo acqua dove c'era il petrolio!
4) Ci sono esseri umani che, tagliando teste, invocano Dio. Il quale, notoriamente inesistente, inorridisce, non volendo rischiare la sua.
5)Ortodosso: opinione alta, allineata alla tradizione. Cattolici ortodossi si oppongono alle pratiche yoga. La riflessione su se stessi distoglie dalla riflessione in Dio.Il quale, di questa disattenzione, è contento!
6) Mio nipote, maturando liceale, avrebbe voluto svolgere un tema dal titolo " youporn". Aveva studiato più a lungo tutte le problematiche.
7) Cosiddetti uomini politici si alleano con cosiddette donne politiche auspicando il ritorno di dittature che sono state storicamente sconfitte da normali intelligenze. E qualcuno li segue ...
8)Altri uomini, vent'anni fa, hanno preso la mira. Sono riusciti a colpire un sasso viaggiante per il cosmo. Ci hanno lasciato cadere un oggetto grande come un frigorifero. Dopo un bel sonnellino questo si è risvegliato al sorgere del sole e racconta ciò che vede intorno a se. Ci sono anche donne e uomini intelligenti!
9) Si dice che il pesce comincia a puzzare dalla testa. A volte la testa è senza colpe, senza naso, senza neppure la testa e continua a crede di essere Sindaco di una grande città. Questa, nonostante sia una grande bellezza, puzza.
10) Poi finisce che arriva un Papa che ha letto i Vangeli e s'incazza da bestie! Lunga vita a questo Papa e attento ai caffè!
11) Arrestano un povero assessore. Grande stampa. Un grande presidente di grande banca di grande nazione si dimette per grande multa per grande truffa. Tace la stampa.

... continua ...

venerdì 12 giugno 2015

Dello sterco del diavolo

Denari


Quella che sta combattendo la Grecia è l'ultima battaglia d una guerra non dichiarata. In ordine di tempo, una delle ultime scatenata da un gruppuscolo di 'omarini' che sono convinti, e se ne attribuiscono molte ragioni, di essere i padroni del pianeta. Una tribù transazionale di piccoli uomini, con una unica religione: il denaro. Persino al di sopra di loro stessi. Dopo la seconda guerra mondiale ci fu un discretamente lungo periodo, integrato da numerose scaramucce che bene si integravano con gli utili derivanti da ricostruzione, riarmo, ricerca scientifica, etc Scaramucce tipo la Corea, il Vietnam, le mutazioni africane e sud americane. Tutto procedeva discretamente finché non prese corpo l'idea della costruzione della Unione Europea. La faccenda fu sottovalutata se non derisa. Anzi accettavano scommesse su un bel fallimento! Lentamente, ma mica poi tanto, si resero conto che il valore dell'Unione Europea stava assumendo proporzioni impensabili. Visto che non si poteva scatenare una terza gerra mondiale globale dal momento che per amore di lucro avevano permesso a troppi di armarsi fino ai denti, decisero di creare una serie di strappi in giro per il mondo. Strappi che richiedevano distrazione di attenzione e inventiva dei singoli governi per rattopparli alla meglio; laddove questi rattoppi erano difficili si dettero da fare per cambiare colore ai governi stessi. Dove le tendenze fossero state sinistrorse si dette il via a 'sub-omarini' destrorsi. O almeno talmente amorfi da apparire tali, accoppiando tante azioni con colpi di tosse dinamitardi tanto per non lasciare tranquillo nessuno. Quanti di questi vassalli siano nel frattempo venuti a conoscenza di essere 'oggetto' di tali strategie? Pochi e quei pochi cancellati oppure resi inoperativi, creando al loro interno tali e tanti di quei mal di pancia da renderli inani. Se il molosso europeo alzava il capo nel tentativo di abbaiare alla luna si apriva da qualche parte una tale falla da impressionare milioni di persone. A tal puntopensarono che esporre un proprio piede ad un poderoso pestone, poteva si far male, ma dava l'abbrivio ad un totale canto di vendetta. L'Europa ne avrebbe pagato le spese non dando campo alla crescita delle proprie imprese, ai propri mercati. dando la gestione di questa nuova impresa a color che nel cosro di un secolo avevano scatenato dei boomerang tali da sentirsi portar via la testa dal rinculo! Poi, qua e la piccole tribù arricchite ed incolte scatenavano un putiferio taglaiando teste con gli affilati coltelli che felici gruppi di 'omarini' avevavo messo loro in mano. Ovviamente il tutto in barba a qualsiasi consapevolezza, cioè il tutto avviene a scopi 'umanitari'. Chi ne pagaal momento, una parte delle spese è il popolo greco. L'ultimo in ordine di tempo che facendo nascere governanti i quali, tentando di fottere un bel po' di 'omarini', imbrogliando i conti, si è data la classica zappa sui piedi. Una battaglia di pezzi di carta colorati, la cui tracicomicità sta assumendo toni tra Shakespeare e Pirandello. E noi? Noi, niente o quasi, seduti in prima fila, aspettiamo che qualcuno ci porti via la panchina da sotto il culo.

giovedì 28 maggio 2015

dallo Zibaldone allo Zibaldino di Massimo Scalabrino

Un pensiero dietro l'altro: lo 'Zibaldino'!

Ho iniziato tre anni fa. Con molta titubanza, dovuta al fatto che mai avevo scritto e pubblicato 'in diretta' commenti a ciò che accadeva sotto i miei occhi. Oltretutto l'idea di farlo non mi aveva fino ad allora sfiorato neppure da lontano. Detto fatto: ecco creato il mio blog! Acronimo di 'web log' che, tradotto, diventa 'diario di bordo sul web', inventato da Jorn Barger. nel 1997. Mi suggerivano, alcuni amici, ed in particolare una di loro che mi è cara, di provare a scriverci, visto che avevo già pubblicato alcune mie raccolte di racconti più o meno lunghi. Inoltre, mi dicevano, i tuoi racconti non sono storie di assoluta fantasia ma sono, insistevano, metafore della tua e della nostra realtà. Ho cominciato così per gioco e poi il gioco mi è piaciuto! Soprattutto perché ho visto che pur non chiedendo ad eventuali lettori di esprimere i loro pareri, i miei commenti venivano letti ed ogni tanto apprezzati. Non solo ma, mirabile visu, sconosciuti lettori acquistavano on line i miei libri! Così ho iniziato a scrivere articoli sul mio blog: a volte ogni giorno, a volte saltando intere settimane. Mi sono ispirato alla realtà del vivere, per quello che potevo percepirne, osservando quel poco che ne vedevo dal mondo, ed anche ispirato da quella speranza che la stessa realtà potesse prendere, seppur lentamente, coscienza di se, avviandosi ad una diversa sostanza ed apparenza. Cosa quest'ultima talmente lenta, sempre che accada, che non mi capiterà, oramai più, di osservarla! Come si sa, lo sperarlo, continuerà ad esistere ben dopo di me. Una spinta a continuare questa piacevole attività m'è venuta anche dagli incontri, con persone sconosciute, in piccole conferenze. Le più volte su invito di Assessorati alla Cultura ed in un paio di occasioni, organizzate da me allo scopo di presentare un mio nuovo libro. (La gente è buona e mi ascolta!) Dopo tre anni di 'produzione', sempre la mia cara amica, suggeriva di raccogliere tutti questi 'articoli ' e farne un libro. Intanto, questo suggerimento, mi ha dato l'occasione per rileggermi! E, vanità delle vanità, essendo tutto assoluta vanità... mi sono piaciuto! Chiunque scriva sa che non è facile dare un titolo che al meglio possibile sintetizzi il proprio lavoro.
Per puro caso mi è capitato di acquistare (sono un patito bibliofilo) in un mercatino di antiquariato, tre piccoli volumi editi nel 1921 dalla UTET. Mi ha spinto all'acquisto, per altro con pochi euro, non solo la grandezza dell'autore e del testo, ma la data di questa edizione che, nella seconda di copertina, riportava ancora il suo vecchio e famoso nome: 'Edizioni Pomba-Torino'. Inoltre il commentatore di queste edizioni era Ettore Allodoli, che ricordavo aver conosciuto al liceo Michelangelo a Firenze! I tre libri, i Paralipomeni ed in due volumi lo Zibaldone... devo dire chi ne era l'autore!!? Una premessa da 'mea culpa'. Mea... non del tutto! Nella mia vita di liceale e poi da adulto lettore ho sempre cordialmente odiato questo grandissimo della filosofia e della letteratura italiana! Autentica antipatia dovuta all'immagine distorta che ne ricevetti all'inizio, medie e liceo compreso: quella di un poeta debilitato fisicamente, autore di versi malinconici e pessimisti... di grande tristezza., più o meno come il suo "ermo colle"! Nessuno mi aveva spiegato, ne mi aveva 'ordinato' di leggere e studiare le Operette Morali, i Paralipomeni e tanto meno le Zibaldone. Né me ne ero, di mia iniziativa, interessato.
Cosa che feci anni fa scoprendo l'ironia, il sarcasmo, la filosofia di questo grande pensatore e la sua continua critica alla politica dei terribili anni del primo 1800, in cui l'Italia intravide quella forma unitaria che fu definita solo sessant'anni dopo.
Anch'io avevo per oltre tre anni 'zibaldineggiato'! Per di più il primo volume dell'edizione UTET del 1921 riportava la copia del foglietto con cui il Leopardi, di suo pugno naturalmente, dava inizio alla scrittura dello Zibaldone nel luglio del 1827 in Firenze. Da qui, anch'io da Firenze, per una rima con il mio cognome, davo, chiedendo perdono al grande Giacomo, come titolo d questa raccolta:

                                               Zibaldino

mercoledì 20 maggio 2015

Gesù a Torino


Gesù a Torino

Si aggira per le strade di Torino con una lunga tunica bianca e barba e capelli alla nazzarena. Benedice i suoi fans che giorno dopo giorno formano ed ingrossano la schiera di chi lo segue. Questo strano personaggio che la cronaca definisce come un disoccupato, forse turbato dalla affluenza in Torino dei visitatori per la Sindone, si è travestito da Gesù e si aggira tra la folla. Quando tenta di avvicinarsi al Duomo, dove appunto la Sindone è esposta, lo arrestano. Sempre la cronaca dice che lo hanno già arrestato cinque volte e poi, siccome non è proibito vestirsi da Gesù e benedire la folla, lo rilasciano. Credo sia stato un Alto Prelato spagnolo che, alcuni anni fa, interrogato sulla eventualità di un ritorno di Gesù Cristo sulla terra e su come sarebbe stato accolto, si dichiarasse sicuro che gli uomini gli avrebbero fatto fare la stessa fine. Dall'alto o dal basso della mia dichiarata incredulità, sarei grato al PadreEterno, in un attimo di attenzione a ciò che accade sulla Terra, si dedicasse a questo strano individuo, conferendogli alcuni straordinari poteri giusto per divertirsi a valutare le reazioni umane. In questo ipotetico caso avrei da suggerirgli, con tutto il rispetto e l'incredulità nei suoi confronti, alcuni suggerimenti miracolosi. Ecco un breve elenco.
1) Abolizione improvvisa di tutte le religioni. Da che mondo è mondo non hanno mai re-ligionato un bel niente e sono state fautrici di guerre terribili.
2)Far apparire, d'improvviso, il più terribile dei Luciferi, seduto sulla scrivania di chi fabbrica e commercia armi, di chi con le proprie finanziarie affama intere popolazioni. In modo che procuri a tutti una diarrea terrificante e salvifica in caso di pentimento.
3) Scompare dalla terra sia la fame che la sete. Tutti gli umani diventano dello stesso colore della pelle, a sua scelta. Dal marrone a pois, al giallo, al rosa ...secondo i suoi alti gusti.Facendo scomparire disuguaglianze tra uomini e donne, giovani e vecchi e via narando
4) Con un soffio ritarda per tutta l'umanità la paura della morte ed insegna a godere della bellezza di questa terra, con particolare riferimento, alle albe ed ai tramonti.
5) Elimina il denaro e la sua concezione.

Cinque giochini per uno come Lui che in pochi giorni ha creato tutti gli universi... magari un po' stancante per questo suo figlio che si aggira benedicente per le strade di Torino!

sabato 16 maggio 2015

Sul tempo nell'amore. Riflessioni



Credo di avere una fissazione! Leggendo ed indagando sulle cause della infelicità umana credo di averne scoperte alcune cause dovute ad una mala interpretazione della vita stessa. Sono quasi convinto che una diversa interpretazione della vita, dei suoi perché, renderebbero l'umanità più serena se non più felice. Ne sono talmente convinto che sono portato a pensare che non sia più una fissazione ma una certezza. Tanto che, liberato me stesso, o per lo meno, avviato il mio processo di liberazione, ho l'impressione di stare meglio; soprattutto con me stesso!Liberazione che prescinde da qualsiasi nirvana, e che rende valore alla vita stessa. La durata della vita e la conseguente angoscia che ci procuriamo per gli anni che passano. L'esaltazione di un periodo di vita chiamato gioventù rispetto a quel periodo di vita che indichiamo come vecchiaia, ad essere gentili , terza o quarta età. Il tutto legato a doppio filo con il concetto di produttività, di utilità. La gioventù è gioia, è sperimentazione, è voglia di vivere e di amare. La vecchiaia è, solo raramente, serena tristezza, declino, noia, tramonto. Prendiamo ad esempio questa parola: tramonto. Se potessimo pubblicare tante pagine su cui stia scritta solo questa parola, ne faremo una montagna alta così! Solo che il tramonto non esiste! Il tramonto non esiste perché il fatto che il nostro sistema solare si muova come si muove determina, senza nessun 'sentimento' l'alternarsi della luce con i buio, limitatamente alla piccola porzione di territorio abitata da ciascuno di noi. Una diversa interpretazione del tramonto toglie assimilazioni con nostalgia, tristezza ed altre romanticherie inutilmente dannose. Così anche il credere fermamente in tutte le catalogazioni che diamo alla nostra vita infarcendola di codici, leggi morali affilate al vento di mode diverse. In articolare quando queste impediscono il libero manifestarsi di sentimenti come, ad esempi, l'amore relegandone la realizzazione ad un limitatissimo periodo di vita.
Sena bisogno di citare Einstein e la sua certezza circa l'inesistenza del tempo, limitandoci a dare significati totalmente diversi alla cosa più bella del nostro vivere: la vita! Ho voluto esprimere questa idea attraverso la narrazioni di episodi di vita, in venitre piccoli racconti, quasi fossero metafore del vivere futuro! Il tutto raccolto per i tipi delle Edizioni Simple, dal titolo:
" Riflessioni sul tempo nell'amore."

Questo mio ultimo libro è acquistabile presso l'editore oppure, on line, i tutte le case editrici on line.