giovedì 30 maggio 2013

Due ragazzi


dal sito naldzgraphics.net
Anni fa lessi i risultati di una indagine svolta negli Stati Uniti. Si diceva che un bambino di 11 anni, che avesse visto la televisione nei suoi ultimi anni, avrebbe assistito a migliaia di assassinii. Se date un’occhiata a ciò che trasmettono, ad ogni ora del giorno e della notte, le reti televisive italiane sia private che statali, vi renderete conto che assistete, giornalmente, a decine e decine di assassini. Gran parte sono filmati importati dagli USA. Sono film generici: il poliziotto buono,che di solito ha una espressione facciale da ebete, tipo Actor’s Studio, quello cattivo, il malvagio stupratore, l’assassino seriale etc, etc. Ce n’ é per tutti i gusti! Ma in particolare le vittime sono sempre giovani donne! Mai un “serial killer”, come eufemisticamente viene definito un folle omicida, si diverte ad uccidere vecchietti centenari. I film sono di buona fattura, con scenografie accettabili con dialoghi che ascoltati attentamente, farebbero disperare dalla pena che fanno. C’è tra gli altri, una squadra d’investigatori che accorre in jet sul luogo dell’uccisione, sempre, di una giovane donna, durante il volo,  una voce fuori campo cita, indifferentemente, Seneca o Humprey Bogart, sempre a sproposito! E’ vero che viene segnalato col colore rosso che lo spettacolo non può essere visto da minori. Inventarsi un colore per segnalare che il filmato è assolutamente idiota, non è ancora stato pensato. Mi si dice che il mio pensiero è sbagliato: la televisione serve! E’ vero! Se una ragazzina ha un prurito lì … lo dice alla sua mamma, e lei premurosa l’informa che anche a lei prude … però con quella tal pomata, tutto passa! Quello che non passa è l’assuefazione alla normalità dell’uccidere!
Due ragazzi. Uno dei due ragazzi, il maschio, uccide l’altro, la ragazza, per gelosia. Hanno sedici anni, ciascuno. Dopo averla uccisa, forse ancora moribonda, le da fuoco: importante far sparire ogni traccia. Qualcuno docet.
“Se non mi si capisce, non c’è da stupirsi che le mie sentenze siano scambiate per spropositi!” 
Sancio Panza in Don Chisciotte di M.Cervantes

giovedì 23 maggio 2013

Sulla parità


dal sito http://www.awakeninthenow.com/
Se  ho capito bene, recenti studi di biologia suggeriscono una visione di tutti gli esseri viventi un“ tantino” diversa da quella a cui siamo abituati. Per esempio: noi siamo convinti che le piante non si muovano, non abbiano i famosi cinque sensi degli umani, quei cinque sensi con i quali noi umani ne combiniamo di tutti i colori! Le piante, di sensi, ne hanno, dicono, molti di più! E se è vero che a nessuna pianta viene in mente di traslocare da un posto all'altro, esse si muovono, non solo, ma comunicano tra di loro, eccome! Oltre tutto, sembra che tutti gli esseri viventi non siano distinguibili in solo due generi sessuali. Cosa?! Questa specifica divisione pare sia propria degli umani e dagli stessi attribuita al resto del mondo. Come molte delle cose umane, ha poco o quasi niente a che vedere con la loro reale natura. Allora?! A mio modestissimo parere nasce, tra gli umani, questa suddivisione, nella notte dei tempi, a causa dell’incivile bisogno del cosiddetto maschio di prevalere sulla cosiddetta femmina. Al punto tale che se, i nostri antenati una volta usciti  dalle caverne, abbiano ritenuto opportuno inventarsi un creatore esclusivo del loro piccolo mondo, questo doveva essere maschio. Se ci svegliassimo, magari un pochino?! Solo la scienza, uguale progresso nella conoscenza, ci salverà. Così la smettiamo di distinguerci in inutili classificazioni! Con tutte le benefiche conseguenze del caso.

martedì 21 maggio 2013

Sulla prostituzione

dal sito http://ourexcelsior.wordpress.com/
E’ troppo facile definire quella femmina che vende il suo corpo come una puttana. Non è altrettanto ben definibile chi quel corpo lo compra. Lo si potrebbe tanto per brevità, definire anche lui come un puttano! Sono solo nomi. In ogni caso, anche se riconosco a ciascuno il diritto di fare di se stesso ciò che vuole, sostengo che, qualunque ne sia la causa, non c’è niente di più aberrante che prostituirsi, di qualunque sesso si sia, da qualunque lato del banco si stia, per qualunque motivo lo si faccia. Una delle manifestazioni più belle della puttanaggine è la società umana, dove tutto è frutto di mercimonio, di compra-vendita.
Ecco un altro moralista, direte voi, miei cari ragazzi! 
Ecco, invece, un altro esempio di cosa si vende o si compra a seconda della bisogna: la morale. In sostanza, non sarebbe meglio che la scuola, l’unica forma sociale intelligente creata  dall'uomo, aggiornasse se stessa ed insegnasse al suo creatore, l’uomo, il rispetto di se stesso, in tutte le manifestazioni del vivere?! Pensate che bello! Ignorare Garibaldi e, già che ci siamo il Manzoni, e sapere tutto sui valori della vita del genere umano, e degli altri esseri viventi. 
Avete mai visto una gatta vendersi ad un gatto, oppure un gatto comprare una gatta?! Avete mai visto un gatto che “seduce” con violenza una gatta? Per lui, povero gatto, non ci sarebbero arti marziali in grado di salvarlo! Loro non sanno cosa sia “la morale”, ne sanno niente di Garibaldi o del Manzoni! ( Buon per loro, in questo caso!)  E normalmente sono, i gatti, intelligentissimi!

giovedì 16 maggio 2013

Manet a Venezia


 Amo gli impressionisti, e più di loro i macchiaioli, in particolare Silvestro Lega! Diceva il Croce* che l’arte è quella cosa di cui tutti parlano e nessuno da cos’è! Forse è vero: tuttavia è ciò che distingue gli umani dagli altri esseri viventi. Almeno agli occhi degli umani! Due donne a confronto, una di Manet ed una di Tiziano ... a Venezia. La Venere del Tiziano: una immagine assoluta di perfetta ed elegante bellezza, probabilmente non ritratta dal vivo, ma dalla fantasia del pittore: fin troppo elegante e splendida per essere vera! O se fosse vera c’è da chiedersi come mai, di così,  non ne nascono più. 
Identica la posizione della donna ritratta da Manet, dipinta guardando una donna vera, né bella né brutta, al di là del valore pittorico, direi personalmente, un po’ volgare! Mi chiedo dove i critici d’arte trovino le parole! Tutte e due queste figure hanno la mano sinistra, dicono i critici, sul sesso. Che è, secondo me, una delle funzioni dell’inguine! Mi sia permesso un: Viva Tiziano!
  * Benedetto Croce  (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 – Napoli, 20 novembre 1952)