lunedì 26 gennaio 2015

Kaliemera, Ellade!

A me sembra impossibile!

Sono passati appena settanta anni da quando è finita la seconda guerra mondiale. In termini di percezione del tempo si potrebbe dire che in realtà è finita ieri sera ed il mondo è ancora pieno di macerie fumanti. Oppure si potrebbe dire che in realtà non è ancora finita. Continua sia con armi tradizionali che con armi di diversa potenza. In questo quadro animato di morte, a me sembra impossibile che ci siano degli esseri umani, donne ed uomini, in età tale da essere autorizzati ad esprimere la loro opinione politica attraverso il voto, che inneggino e ritengano possibile la rinascita del nazifascismo! Nel democratico Parlamento greco, per altro famoso per l'intrusione di un colonnello che, anni fa, impugnando una pistola gridò “ abbasso l'intelligenza”... a me, dicevo, pare impossibile che siedano ben quattordici deputati di un partito politico che inneggia al nazifascismo. Tra le altre meraviglie il leader di questo partito è in prigione per reati contro la società! Tutto ciò è sommamente democratico e insieme assolutamente incomprensibile. Non è certamente un fenomeno isolato: il mondo è pieno di esseri umani di una ferocia pari alla loro stupida idiozia, che del loro cosiddetto credo tentano addirittura di farne uno Stato! Ancora più incredibile ed assurdo che chi li combatte commerci con loro, vendendogli armi e comprando petrolio o, assurdamente, opere d'arte, testimonianze di antichi splendori, di cui si disfano perché “l'arte è immorale”.
Pozzi senza fondo di straordinaria e folle idiozia.
Cosa fa il resto dell'umanità? Considerando che questo cancro di idiozie è diffuso a macchia d'olio e che dietro ogni macchia si nascondono interessi particolari, per evitare troppe turbolenze tra capanne e basiliche di bassa o alta finanza … l'umanità sta alla finestra e stigmatizza, ora questo ora quello, e inorridisce con grazia!

Cosa potrebbe fare l'umanità? Se dentro se stessa riuscisse a trovarsene una parte anche minima degna di essere definita sana, potrebbe tentare di estirpare questa terribile ed in parte inguaribile malattia. Una operazione lunghissima e quasi improbabile, per cui tra le altre cose ne fu composta anni fa, la colonna sonora! Quel bellissimo “ Ciao, bella, ciao ….”

martedì 20 gennaio 2015

Riflessione sull'oggi

Riflessione

Se qualcuno dovesse stabilire cosa sia la tolleranza dovrebbe secondo me, prima di tutto, rivolgersi a se stesso per capire se è in grado di valutare l'intelligenza e la capacità di comprensione delle persone a cui si sta rivolgendo e comprensione ed intelligenza di quelle che si rivolgono a lui stesso. Il grado di tolleranza è strettamente proporzionale alla propria intelligenza! Se ho di fronte un personaggio la cui acculturazione è limitata nel tempo e nello spazio non devo offendere quelli che secondo me sono i suoi limiti di comprensione. Diversamente la sua reazione sarà proporzionale alla sua capacità di accettazione e normalmente sarà violenta. L'essere tollerante nei confronti di chiunque, figli, parenti, amici e nemici compresi, sta nel considerare come limite la mia capacità di comprendere i loro bisogni. E conseguentemente agire in modo dialogante, impedendo con la logicità del mio agire il superamento di ben determinate barriere che sono, ad esempio, la mia e la loro libertà di espressione. Se il mio agire è considerato offensivo devo registringere i campo della mia azione, facendo ben capire che se si vuol venire a vivere in quello stesso campo lo si può fare nel rispetto delle leggi che lo governano, dimostrando col proprio esempio che noi stessi ne siamo rispettosi. Ma, quando mai?!
Quanto tempo ci vorrà perché queste semplici regole siano ovunque accettate? Storicamente l'umanità ha fatto di tutto, ed anche di più, per non rispettarle, ben sapendo di imporre, con la forza, agli altri una propria singolare visione della realtà. In tutti i campi, religioso, politico, sociale ed economico.
Una maggior presa di coscienza sta lentamente, tra una bomba e l'altra, affacciandosi alla società mondiale. La presa di coscienza è una conseguenza dell'ampliamento della conoscenza. Tutti siamo inorriditi per quanto è successo a Parigi. Quanti di noi sono inorriditi per quanto è successo in passato e per quanto sta succedendo in quei Paesi che tentano di uscire dalla stretta osssessiva del colonialismo, magari ripiombando in una situazione ancora peggiore? Certo nel Niger vengono bruciate decine di chiese cattoliche. Abbiamo notizie che l'evangelizzazione di quelle popolazioni abbia posto barriere, nel corso del tempo, allo sfruttamento indecentemente continuo delle loro ricchezze da parte dei Paesi come la Francia? Evangelizzazione, democrazia, libertà sono parole che formano coscienze e che giustamente, da alcuni punti di vista, armano mani. In particolare quando queste mani sono armate da interesse di diversi colonialismi, in molti casi mascherati da fedi religiose in cui superstizione e visioni semplicistiche della realtà affascianano ed al solito ottundono intelligenze. In effetti la loro azione propagandistica si rivolge contro la cultura, contro la ricerca scientifica … come già in passato altre forme religiose, oggi leggermente evolute, hanno fatto con gravissimi danni a se stesse ed all'umanità.
Possiamo invocare la tolleranza altrui senza dimostrare noi stessi di essere tolleranti? E soprattutto praticare quel credo che sostiene l'uguaglianza di tutti gli umani, per diritti e doveri!

Libertà, come presa di coscienza dela propria appartenenza al tutto, democrazia, come giustizia sociale ed economica, ..uguaglianza nella libera diversità di scelte di vita … sono concetti in gestazione la cui nascita, come tutti i parti difficili, porteranno dolore alla madre “genere umano”. Una volta nati, dovranno crescere e diventare adulti … sempre che sia possibile nutrirli!

giovedì 15 gennaio 2015

Sulle religioni.

Negli ultimi tremila anni (spiccioli rispetto al resto) solo tre uomini, in grande evidenza su altri, hanno profondamente influenzato l'umanità con la forza e l'innovazione del loro pensiero. Nell'ordine: Buddha, Gesù Cristo e Maometto. Sulla base del loro pensiero, straordinario ed assolutamente nuovo rispetto a quanto esprimevano le singole civiltà, hanno condotto l'uomo ad una maggior riflessione su se stesso e sulla necessità di una conduzione di vita meno bestiale, tentando di creargli una nuova identità umana. Così come viaggiavano, in tempi lunghissimi spezie e sete, così viaggiavano le idee. Di qualunque cosa ed ovunque ne veniva fatto mercato, soprattutto con le idee. Cercando testimonianze alle proprie letture nella costruzione di enormi castelli. Questi venivano a loro volta gestiti ad uso e consumo di pochi uomini eternamente senza scrupoli, col solo obbiettivo di porre sotto il proprio dominio tutti coloro che di quel castello ne erano per caso o per scelta abitanti. La leva principale del convincimento: la paura della morte e la promessa di un nuova vita dopo la morte! Niente di più affascinante e travisante la realtà. Non mi pare ci sia traccia che il pensiero dei tre grandi uomini, Buddha, Gesù Cristo e Maometto, contenesse il progetto di creare un qualcosa che si opponesse ad altri castelli. Lo stesso Maometto che traeva il suo pensiero dall'ebraismo e dal nascente cristianesimo, tenta io credo di integrarne il pensiero. Questo insieme di castelli sono stati chiamati: religioni. Con questo nome si sono indicati anche una miriade di villaggi che sull'esempio dell'uno e o dell'altro, sono sorti nel tempo. In realtà questo altisonante nome il cui significato altissimo si richiama ad una volontà unificativa, non ha mai tradotto, in realtà, alcuna unione. Inutile ricordare come nel corso dei secoli le varie fedi religiose, alla ricerca di una propria supremazia, abbiano tentato, usando i mezzi più crudeli possibili, di impadronirsi di tutto ciò che apparteneva a castellani di altri castelli. Vale però la gioia di riferire una passo del poema indiano: il Bhagavadagta. Una prima edizione risale al 3° secolo a.C. Il re Arjuna passa in rivista in due eserciti nemici a bordo di un carro giudato nientemeno che da Krishna, il suo dio. E gli chiede se il vedere molti uomini che pregano anche dei diversi da lui non gli crei un profondo fastidio. Krishsna rispone: No, purché la loro preghiera sia espressa con fede!
Aggiungo che, forse, Krishna era un dio di altri tempi.
Da sempre chi ha avuto la pretesa di gestire tutto ciò che sul pensiero di grandi filosofi veniva costruito, non ha fatto altro che combattere, uccidere chi apparteneva ad altri castelli.
Il cardinale che guidava l'assalto alla cittadina provenzale in cui si erano asserragliati i Catari, poco meno di un millennio fa, (puri interpreti di un nuovo cristianesimo) al generale che guidava le truppe cattoliche che chiedeva, poco prima dell'assalto finale, come poteva distinguere i Catari dagli altri cittadini, rispose: Tu uccidili tutti, ci penserà Dio a distinguere gli uni dagli altri.
Poi venne la lettura del De reruma naturae e poi il 1600 ... Bruno, Galilei, Spinoza ed altri ... che anticiparono i Lumi settecenteschi e da bravi incatenati al fondo delle caverne, gli uomini cominciarono a rivedere la luce di se stessi.
Oggi, 2015, mossi da poteri ed interessi ancora più meschini, branchi di idioti, e piccolissimi uomini e donne, che ignorano completamente le grandi conquiste filosofiche, sociali e scientifiche dell'umanità, sventolano bandiere religiose urlando frasi di cui non conoscono i significati.

Le rezioni sono immediate. Mi auguro che, nonostante anch'io pensi che non debbano esserlo, esse siano pacifiche. Pur io sia cosciente che non lo saranno perché l'unica cosa che gli idioti sentono ed intendono sono i colpi di cannone, per di più alcuni di essi credono così di raggiungere l'eterna felicità! Fosre, ma non ne sono sicuro, vale la pena accontentarli.

giovedì 8 gennaio 2015

23 dicembre 1981- 7 gennaio 2014


Quel Natale ero a Parigi! Io ricordo che fece rumoroso scandalo l'imposizione di chiusura del “ Hebdo Hara Kiri” (antico nome di Charlie Hebdo) dovuta alla pubblicazione di una serie di vignette e di testi che prendevano di mira il Papa Woitila. Mia moglie sostiene che la chiusura della rivista satirica fosse dovuta a loro difficoltà finanziarie. Comunque o la qualunque siano state le cause … chiusero! La copertina del numero del 23 dicembre 1981 fu disegnata dal bravissimo Wolinsky

Quella copertina, ( ho con tutto il giornale,) la dedico oggi alla redazione del Charlie Hebdo e particolarmente a Wolinsky che ne è l'autore! Ricordando a tutti che il concetto di libertà di stampa è come quello di democrazia, in graduale e sicura evoluzione:

Hebdo Hara Kiri s'arrete! Son equipe vous dit:

Allez vous faire enculer!

Allora come oggi!

venerdì 2 gennaio 2015

Buon 2015!



Credo che l'umanità sia l'unica forma di vita su questo pianeta in grado di costruirsi meravigliosi castelli nei quali andare, con non poche difficoltà, a vivere. Forse perché è la più intelligente di tutte le altre forme di vita. Oppure perché, essendosi accorta di essere la più debole di tutte, ha voluto e dovuto allargare il suo habitat, cercando di renderlo più confortevole. In questa lodevole impresa una gran parte di questa umanità si è data un gran da fare per far si che un altra parte della stessa umanità soffrisse il più possibile vivendo in questi meravigliosi castelli. Riuscendovi fino ad un certo tempo, in pieno! Poi stanchi di essere costretti da mille catene, qualcuno ha pensato di liberersene uscendo dalla famosa caverna. Non si può certo pensare che tutto il bagaglio sia rimasto in fondo a tale caverna. Buona parte, di questa caverna, ce la siamo portata dietro. Qualche anello di questa catena ci è rimasto appeso al collo e si continua a credere che esso sia parte della vita stessa. Alcuni si sono accorti che per liberarsene basta negarne l'esistenza ed usarlo solo come mezzo per misurare un qualcosa che non c'è. Tuttavia pur non essendoci continua a farci pensare che, la variazione di calore e di luce tra il cosiddetto giorno e la cosiddetta notte, sia il tempo che passa!

Difficile liberarsi di questa immagine così radicata tanto che, centimetro alla mano, qualcuno sostiene che oggi 2 gennaio 2015 sarà sostanzialmente diverso da domani, o da ieri! Tant'è che di qui in avanti diremo che si tratta di un nuovo anno e lo chiameremo: Anno Nuovo 2015!

Adattiamoci. Con l'augurio che sia un BUON ANNO!