i miei libri

"La strabiliante storia di un ventaglio"


Talvolta le cose hanno un’anima. Le cose nel senso di oggetti, come un meraviglioso ventaglio, dipinto da un maestro, scolpito nell’avorio delle zanne di un maestoso elefante. Cosa accadrebbe se un siffatto oggetto, dotato di un’anima poetica, attraversasse oltre due secoli di storia, sempre nel posto giusto al momento giusto, passando per le mani di nobildonne, generali, ladri, premi nobel e artisti, e trovasse alla fine il modo per raccontare e raccontarsi? Accadrebbe che, chi volesse dunque prestare attenzione all’insospettabile biografia di questa delicata opera d’arte, si ritroverebbe tra le mani… La strabiliante storia di un ventaglio.





"Il profumo dei libri"

Un sottile filo di memoria lega Torino a Firenze, attraverso la maturità di Paola, vissuta tra i libri antichi che tanto ama e che costellano la libreria antiquaria, da lei definita affettuosamente la "sua bottega". I personaggi che le ruotano attorno costituiscono una rete attraverso la quale il destino si muove e si interseca con altre storie radicate nel passato e protese verso un domani, visto ed accettato con accondiscendenza, ma mai con rassegnazione.








"Non si muore mai"


Dove si narra di vite anteriori realmente vissute. Di una realtà pari a quella nella quale crediamo di vivere a dimostrazione che la morte non esiste. E, forse, neppure la vita.














"Leggero, per troppa profondità"




Leggero, per troppa profondità è un romanzo che racconta della natura di un uomo, Carlo, in momenti diversi della sua vita, del suo lavoro, con i suoi innamoramenti e con i suoi due veri amori.
La scrittura tenta di mimare nella narrazione  della vita dei personaggi, passando indifferentemente, dalla prima, alla seconda, alla terza persona, quello che si fa quando uno ripensa una storia, di cui è protagonista, e la racconta a se stesso ed a qualcun altro. Amori, passioni, dubbi, pensieri di personaggi che parlano di se stessi, nel loro intimo, raccontandosi e facendosi raccontare.










"Un barbouilleur de papier ..."

una raccolta di tre lunghi racconti che narrano di un ragazzo, che al compimento dei suoi diciotto anni, 18 settembre 1952, mentre aspetta un amico per una partita di tennis, incontra se stesso, che compie ovviamente nello stesso giorno, 70 anni!



















“…se discutere dell’esistenza di Dio è bene… ragionare sulla Sua essenza è ancora meglio… però pensare a cosa dicono sia stato capace di fare con un solo osso di Adamo…”
























" Per dare un senso …"

alla ricerca di dare un senso alle cose che, a mio avviso, o lo abbiano perso o non lo abbiano mai avuto, ecco la figura di un od una giornalista che intervistano personaggi o "cose" che affollano e turbano, o peggio, sono indebitamente chiamate a giustificare il nostro presente.… 














''Il porto di Liverpool"

lo scrittore-protagonista di questa riflessione si "avatara" in un povero comandante di un mercantile ancorato nel nebbioso porto di Liverpool. Non solo il porto e quindi la nave sono immersi nella nebbia ma anche lui, dentro di se, è fagocitato da una assoluta mancanza di visione di una rotta per una qualsiasi meta che lo renda libero e capace di partire. E finché non avrà risolto e dissipato tutte le nebbie, non riuscirà a decidersi.















... un lungo ed altalenante pensare che, come capita a chi pensa a ruota libera, alterna dubbi, analisi, anatemi, condanne e perdoni (pochi, quest’ultimi! ) a tutto ciò che a lui sembra non coerente con una ricerca delle definizione della realtà del mondo che conduca a vivere senza ossessive superstizioni, idiote paure, nella più felice gioia del vivere. In armonia, appunto. 












"Lettera di uno spermatozoo al suo babbo"


Piccolo e sperduto, insieme a tanti piccolini come lui, decide di scrivere una petizione al suo babbo! Ed ecco alcuni titoli:  Il telefono di Marta: Una storia d’amore.La confessione: come fu scongiurato il suicidio del Male. Piccoli chiarimenti da chiedere al Signore: perché a Mosè fu proibita la terra promessa. 
Invidia, rancore e rabbia: la nostalgia improvvisa di una carezza... ed altri!



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