voglio dire la mia! Come
su cosa? Ma, sulla pubblicità, naturalmente! Sul caos scatenato da una
sacrosanta osservazione del Presidente della Camera! Dicevano, una volta, si
trattasse dell’anima del .commercio. Già, per me, che ho dubbi profondi
sull’esistenza dell’anima, è difficile accettare che persino il commercio ne
abbia una! Intanto, mi sia permesso esprimere un bel grazie al Presidente Signora Boldrini! Non so cosa succede negli
altri Paesi del mondo, vedo solo cosa succede qui. Televisamente parlando, due
sono le cose più viste: pistole e cosce/tette
di belle fanciulle. Delle prime, sono per l’abolizione, delle seconde
formulerei una sola espressione: avercene! Al posto giusto e nel momento
giusto, per loro deliberata scelta, nei miei confronti! Invece sono usate
peggio del prezzemolo. Prendiamo ad esempio, l’Assessorato alla Cultura della
capitale di un Regione famosa nel mondo per la sua incredibile collezione di
frutti della cultura. Una a caso: Firenze! Vi si celebrano i 700 anni di
Giovanni Boccaccio. Cosa di meglio che pensare ad un gigantesco manifesto che
fotografa quattro o cinque ragazze in
mutande, belline e con una di loro che ha
gli occhiali da vista. Che, come si sa, fanno tanto intellettuale anche se in
mutande! L’unico che non avrebbe trovato stupida ed ignorante questa identificazione, forse, sarebbe stato
il Boccaccio, che di ragazze in mutande, per di più con gli occhiali, ne vedeva
pochine! So perfettamente che i pubblicitari dicono di seguire i gusti della
gente. Raramente imitano il surreale “ Chi manga la mela è …” Di cui non se ne
capisce il messaggio, e nonostante ciò la Vespa della Piaggio si vende lo stesso!
C’è poi chi si diverte a “ epater le bourgois”, con immagini e frasi falsamente
scandalistiche, la cui cretineria è normalmente abissale. L’importante è che se
ne parli! Che il prodotto sia usabile o commestibile non importa a nessuno! C’è poi la
pretesa che la pubblicità educhi ed indirizzi
i consumi.
Credo che il film s’intitolasse
“ Accadde una notte”. Regia di Frank Capra, 1934, il primo ad ottenere cinque
Oscar! I protagonisti, Clark Gable e Claudette Colbert. Lui fa il giornalista
pubblicitario per una stazione radio. Dopo le
avventure notturne torna in ufficio. Interpella la sua segretaria,
chiedendo il suo parere su uno spot radiofonico. Lei, una signora di mezza età,
con le mezze maniche nere, risponde che
non ascolta mai la pubblicità ed in ogni caso non compra mai quello che viene
pubblicizzato!
Che a volte, la
pubblicità ridicolizzi il presente dando una immagine falsa della realtà è
indiscutibile. Che poi sia l’anima del commercio, a parte che esista o no
l’anima, è un’invenzione dei pubblicitari per giustificare la qualunque originalità
propongano alla clientela ed a se stessi. Ciò nonostante Boccaccio resta sempre
un grande!