sabato 28 settembre 2013

Anch'io, anch'io....



voglio dire la mia! Come su cosa? Ma, sulla pubblicità, naturalmente! Sul caos scatenato da una sacrosanta osservazione del Presidente della Camera! Dicevano, una volta, si trattasse dell’anima del .commercio. Già, per me, che ho dubbi profondi sull’esistenza dell’anima, è difficile accettare che persino il commercio ne abbia una! Intanto, mi sia permesso esprimere un bel grazie al Presidente  Signora Boldrini! Non so cosa succede negli altri Paesi del mondo, vedo solo cosa succede qui. Televisamente parlando, due sono le cose più viste:  pistole e cosce/tette di belle fanciulle. Delle prime, sono per l’abolizione, delle seconde formulerei una sola espressione: avercene! Al posto giusto e nel momento giusto, per loro deliberata scelta, nei miei confronti! Invece sono usate peggio del prezzemolo. Prendiamo ad esempio, l’Assessorato alla Cultura della capitale di un Regione famosa nel mondo per la sua incredibile collezione di frutti della cultura. Una a caso: Firenze! Vi si celebrano i 700 anni di Giovanni Boccaccio. Cosa di meglio che pensare ad un gigantesco manifesto che fotografa  quattro o cinque ragazze in mutande, belline e con una di loro  che ha gli occhiali da vista. Che, come si sa, fanno tanto intellettuale anche se in mutande! L’unico che non avrebbe trovato stupida ed ignorante  questa identificazione, forse, sarebbe stato il Boccaccio, che di ragazze in mutande, per di più con gli occhiali, ne vedeva pochine! So perfettamente che i pubblicitari dicono di seguire i gusti della gente. Raramente imitano il surreale “ Chi manga la mela è …” Di cui non se ne capisce il messaggio, e nonostante ciò la Vespa della Piaggio si vende lo stesso! C’è poi chi si diverte a “ epater le bourgois”, con immagini e frasi falsamente scandalistiche, la cui cretineria è normalmente abissale. L’importante è che se ne parli! Che il prodotto sia usabile o  commestibile non importa a nessuno! C’è poi la pretesa che la pubblicità educhi ed indirizzi  i consumi.
Credo che il film s’intitolasse “ Accadde una notte”. Regia di Frank Capra, 1934, il primo ad ottenere cinque Oscar! I protagonisti, Clark Gable e Claudette Colbert. Lui fa il giornalista pubblicitario per una stazione radio. Dopo le  avventure notturne torna in ufficio. Interpella la sua segretaria, chiedendo il suo parere su uno spot radiofonico. Lei, una signora di mezza età, con le  mezze maniche nere, risponde che non ascolta mai la pubblicità ed in ogni caso non compra mai quello che viene pubblicizzato!
Che a volte, la pubblicità ridicolizzi il presente dando una immagine falsa della realtà è indiscutibile. Che poi sia l’anima del commercio, a parte che esista o no l’anima, è un’invenzione dei pubblicitari per giustificare la qualunque originalità propongano alla clientela ed a se stessi. Ciò nonostante Boccaccio resta sempre un grande!


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