martedì 18 settembre 2018

Carissimi e miei nipoti


        siete ancora talmente giovani, ancora e quasi come il qui presente vostro nonno, che potreste essere ancora in grado di accettare un suggerimento o, forse, un consiglio. Ci sta che travolti dall’affanno di crescere, dall’ansia del sapere e dalla necessità del conoscere vi ritroviate inconsciamente travolti da refoli di vento se non addirittura da furiose tempeste. Non vi spaventate! Non vi spaventate troppo! Ma un pochino spaventatevi soprattutto se vi sentite presi per il collo e trascinati dove non vorreste andare: ad esempio essere trascinati verso verità assolute di tutti i tipi… solo perché, sappiatelo, di verità e per di più assolute non ne esistono in questa galassia. Ho scritto ‘presi per il collo’ per rispetto alla vostra tenera età… è bene lo sappiate subito: ci sono altre parti del corpo dove potreste essere più vulnerabili. Tenetele al sicuro! Sentirete dire che sono state scritte grandi cose, pensati enormi pensieri, inventate storie fantastiche. Non solo le sentirete dire ma le leggerete, le vedrete con i vostri occhi e giurerete di essere in grado di …metterci la mano sul fuoco. Il quale come si sa brucia più di una delusione! Per non deludervi o bruciarvi le dita bisogna andare più a fondo possibile nelle cose. Qui ci vuole un esempio. Un tale che fu chiamato erroneamente Cartesio, in realtà si chiamava Renè Descartes, pare avesse detto, tra le tante, questa frase memorabile, (in latino perché questa lingua fu per secoli l’inglese di oggi…e che io sia perdonato per questo paragone blasfemo) dunque, dicono avesse detto: “Cogito ergo sum”. Siete abbastanza grandi da capirne il senso! Solo che non disse solo queste parole ma ne espresse prima un'altra fondamentale! E fu “Dubito” aggiungendo un “ergo cogito ergo sum”.
Ecco in una sola parola, il mio fresco e giovanile consiglio! Anteponete sempre a qualsiasi vostro pensiero prima che si trasformi in una catena di pensieri o in una azione, questo concetto espresso in una solo parola: ‘dubito’. Attenzione, però! Dubito non vuole dire ‘non credere’. Sarebbe troppo facile! ‘Dubito’ esprime la necessità categorica che vi deve obbligare ad approfondire ciò che credete di aver capito… quando questo ‘aver capito’ vi nasca da vostre letture o da informazioni percepite. Credo che questo sia il solo modo per costruire voi stessi, da soli! Ed a questo proposito, mi raccomando, usate questo consiglio anche, e soprattutto, verso la costruzione di voi stessi! Qualcuno potrebbe suggerire che questo ‘modus vivendi’ vi creerà insicurezza e ansia. No! La continua riflessione su voi stessi sarà la vostra forza! Soprattutto se la alimenterete con l’unico cibo che la nostra società vi mette a disposizione: la lettura!
La vostra età vi offre di conoscere meravigliose storie del passato. Dai grandi ed antichi testi filosofici, spesso trasformati da balordi pseudo interpreti in religioni dandovi per certe risposte alle eterne domande dell’uomo spesso divertentemente balorde, quando non imposte con le armi, fino a gustose intelligenti e grandi storie che, nel raccontare vicende umane vogliono, in realtà, dire tutt’altro! Vi cito tra tante migliaia quella del Cervantes con il suo Don Chisciotte, ed anche, pur appartenendo ad un mondo apparentemente diverso dal nostro, il ‘ Viaggio in occidente’ di Wù Cheng en; uno spagnolo ed un cinese vissuti quattrocento anni fa!
Potrei anche andare un po’ più indietro nel tempo con l’antico Omero, con i suoi eroi e i suoi dei nella guerra di Troia, parlandovi della bellezza della sua poesia che sembrava avesse a che fare con la realtà dei fatti narrati. Tant’è che quella storia avvenuta poco più di tremila anni fa, viene più realisticamente raccontata da un tale Ditti di Creta. Nonostante che già allora si parlasse del ‘paradosso del mentitore’, infatti attribuito a tal Epimenide si diceva che ‘Tutti i cretesi sono bugiardi’. Scoperti ai tempi di Nerone in una tomba in quel di Creta, rotoli di corteccia di tiglio su cui, il Ditti di Creta, aveva scritto in greco ma con caratteri fenici, la storia della guerra di Troia, così come lui l’aveva vissuta, da soldato al comando del re Idomeneo! Ne leggerete delle belle! Tanto per cominciare il famoso e poco serio Paride non si chiamava Paride ma Alessandro…. Achille non era invulnerabile, non morì colpito da una freccia nel tallone ma ucciso a tradimento con un colpo di spada in un tempio dedicato ad Apollo, dove Troiani e Greci, di tanto in tanto, andavano insieme a pregare!
Cari ragazzi! Leggete, leggete…e soprattutto leggete di tutto! Solo così alimenterete la vostra ricerca! A cosa vi porterà tutto questo? Ve lo faccio dire da un grande poeta romano… (che in quest’epoca di gente cogliona val la pena di specificare che era un immigrato dalla Spagna a Roma!) Il suo nome latinizzato era, Marco Valerio Marziale, visse nel 1° secolo d.C. e scrisse che:” Non vivere est, sed valere vita est. La vita non è vivere, ma star bene è vita.” E per star bene si deve, sempre, cercar di capire la vita.
Auguri a tutti noi che siamo ragazzi!

*testo pubblicato su JollyRoger Magazine.