Il
papato di Papa Piero di Giuseppe Giusti (1845)
Prete
Piero è un buon cristiano/ lieto semplice alla mano/vive e lascia
vivere. Si rassegna, si tien corto/colla rendita di un orto/sbarca il
lunario. Or m'accadde di sognare/ che quest'uomo singolare/ diventò
Pontefice. Sulla cattedra di Piero/ sopraffatto dal pensiero/di
pagare i debiti. Si serbò l'ultimo piano/ e del resto al Vaticano/
messe l'Appigionasi. Abolì la Dateria, lasciò fare un'osteria/ di
Castel Sant'Angelo. E sbrogliato il Quirinale ci fè
scrivere: Spedale/ per i preti idrofobi. Decimò frati
e prelati/ licenziò birri e Legati/ Gabellieri e
Svizzeri. E quel vil servitorame/ spugna canchero e letame/ del
romano ergastolo. Promettendo che lo Stato, ripurgato e sdebitato/
ricadrebbe al popolo. Fece poi su i Cardinali/ mille cose originali/
dello stesso genere. Diè di frego agli ignoranti/e rimesse tutti
quanti/ a fare il parroco. Del pensier d'ogni pastoja/ abolì per man
del boja/ fece bruciare l'Indice. E tagliato a perdonare/
dove stava a confessare/ scrisse: Datur Omnibus. Poi, veduto che gli
eccessi/ son ridicoli a se stessi/anzi che si toccano/ nella sua
greggia umana/ non ci volle carne cristiana/ Angioli nè Diavoli.Vale
a dire volle che l'uomo/ fosse un uomo e un galantuomo/ e del resto
transeat. Bacchettoni e libertini/mascolini e femminini/ messe in
contumacia ...in un luogo segregato/ che per celia fu chiamato/ Il
ghetto cattolico. Parimenti i miscredente/ senza prenderli per i
denti/ chiuse tra gli invalidi. E tappò ne' pazzerelli/ i
riunti cristianelli/ rifritture d'ateo. Proibì di ristacciare/ i
puntigli del collare/ pena la scomunica. Nel vedere
quell'armeggio/ fosse il sogno o che so io/ mi parea di
scorgere che quel Papa/ a chiare note risorgesse il sacerdote/ e
sparisse il Principe. Vo per mettermi in ginocchio/ quando a un
tratto volto l'occhio/ a una voce esotica. E ti veggio in un cantone/
una fitta di corone/ strette a conciliabolo. Arringava il concistoro,
un figuro, uno di loro/ dolce come un istrice. No, dicea, non va
lasciato questo Papa spiritato/ che vuol far
l'Apostolo: Ripescare in pro del Cielo/colle reti del Vangelo/ pesci
che ci scappano. Questo è un Papa in buona fede: è un Papaccio che
ci crede/ diamogli l'arsenico.