Parlo
della donna
anche
perché gli uomini mi hanno stancato! Me, compreso! A loro è stato
affidato il governo del mondo ...da nessuno, naturalmente! Ad un
maschio, addirittura, quello dei cieli! Visto che a loro, i maschi, cresceva la
barba sulla faccia, che potevano vantarsi di aver ucciso a
randellate un povero coniglio ... si sono arrogati, dai tempi dei
tempi, il governo del mondo. I risultati di questo dominio sono sotto
gli occhi di tutti.
In
più hanno creduto di poter soggiogare alle loro voglie quelle
creature che li hanno creati, messi al mondo. Sto parlando di un
modo di porsi, di una imposizione, di un comportamento del maschio
nei confronti della femmina. Persino nei suoi presunti rapporti con
qualsiasi presunto creatore del mondo, il maschio si è fatto
interprete (inventore) dei suoi presunti dictat. Tutta una
presunzione! Alla femmina non sarebbe mai venuto in mente: troppo
forte e sensata fin dall'inizio! Non desiderare la donna d'altri! Dei
desideri della donna ci se ne poteva altamente fregare! Fiondandosi
dentro l'invenzione del verbo di una qualsiasi divinità se ne sono avvalsi per
ergersi su piedistalli inutili. Persino, nell'inventarsi di tutto,
pur di primeggiare: una delle maggiori fedi religiose aveva
predicato fino a cinquecento anni fa, che solo all'uomo, il loro dio
aveva concesso di avere l'anima. Poi ci hanno ripensato! Forse anche
alle donne, il loro dio, aveva dato un anima! In realtà, descrivendo
la stupida arroganza maschile, ho iniziato a parlare della forza
della femmina. Questo essere bipede ha sopportato, tranne qualche
raro caso, questo sopruso pur riconoscendo che la stupidità maschile
la eleggeva a stimolo, a simbolo, ad ispiratrice di ogni azione
dell'uomo. Tra i due la vera forza era quella femminile! Non fatta di
muscoli e di urla. di randellate, di violenza ma frutto di una
straordinaria e naturale bellezza! E' di fronte alla percezione di
quella straordinaria bellezza che l'uomo reagiva con disperazione,
con la disperazione di esser giudicato in base alle sue
manifestazioni di forza, private e pubbliche: uomo contro uomo, sul
ring della vita privata e pubblica. Per vincere questa stupida
convinzione, in cui il muscolo primeggiava, la donna vinceva
adattandosi alle più sceme delle imposizioni. Non avrai altro uomo
all'infuori di me! Ci sono voluti secoli e secoli, oppure un battito
di ciglia dell'universo, perché la donna scoprisse la sua
straordinaria forza. In questo l'uomo ha dato il suo inconsapevole
contributo. Estasiato dalla sua bellezza ha cominciato a ritrarla sui
muri delle caverne, su pezzi di stoffa e di legno, ovunque ha
iniziato a divinizzarla inventandosi suoni e musiche, canti e balli
per celebrarne la bellezza. Meno male! Lei non ne ha approfittato,
mai! Anzi si è estasiata di quell'uomo che nella sua debolezza
riusciva descriverla così bella! Non aveva la necessità di
sopraffarlo. Ben consapevole che dietro quel muscolame non c'era
nient'altro che un apportatore di vita! Certamente l'uomo se ne era
inventate di tutte le colorazioni pur di metterla sugli altari della
vita. Uno di loro aveva scritto che era "venuta a miracol
mostrare"! Un altro l'aveva scolpita nel marmo, incredibilmente
bella. Carini! Certo la loro visione legata alla bellezza era ancora
soggiogata ad un utilizzo pratico di un momento di quella esistenza. Sia con la
vista che con il tatto e con il resto! Tant'è che veniva celebrata
nella sua giovinezza, un momento dell'età della loro vita. A
nessuno, per ora, veniva di scolpire un corpo di donna, nudo e
centenario. neppure una frase musicale o quattro parole in forma di
poesia. Credo fermamente che la parte femminile dei viventi, su
questa terra, sia il motore che la rende viva! La natura poteva.
casualmente, fare altre scelte! Ma per tutti gli esseri viventi ed in
particolare per i bipedi umani (gli unici di cui conosciamo, forse,
qualcosa) la natura plasmò l'essere più meraviglioso che poteva
rappresentarla in tutta la sua stupenda essenza: creò la donna!
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