venerdì 14 agosto 2015

Tutti uguali con DNA diversi!

Sul DNA dei popoli!

Sono convinto che così come ogni singolo umano è portatore del proprio DNA lo è anche ogni singolo popolo. Intendo per popolo, gruppi di persone, etnie facilmente riconoscibili attraverso la loro tradizione e la loro storia.Rifuggo perché la odio dalla parola razza. Più che ci si addentra nella storia di una singola etnia e più ne emergono le strutture che ne determinano i caratteri fondamentali. Prendo per primi i cinesi. La loro profonda cultura ha talmente intriso ed intricato la loro essenza di popolo che leggendo ' Primavera ed autunno' di K'ung Chung-ni e di Tso Ch'iu-ming, par di leggere una storia di oggi. Salvo che è stata scritta grossomodo nel 722 a.C, quando Roma era un piccolo villaggio. Questa storia narra il millenario passato (allora!) della Cina. Il nome del primo autore è volgarmente traducibile in Confucio ed il secondo in Tso. Più o meno tutti abbiamo una idea di chi sia stato Confucio. Circa 2400 anni dopo, nel 1690 e rotti, due gesuiti tornano dalla Cina e redigono un loro trattato: uno dei due, Intorcetta, scrive meravigliato di aver trovato una popolazione retta da un regime teocratico che non conosce il temine ed il concetto di Dio! La cosa era già stata sperimentata da Matteo Ricci, parecchie decine di anni prima. Secondo me la triplice e consecutiva svalutazione dello yuan va letta non con l'occhio finanziario occidentale ma in chiave totalmente diversa. Quale sia questa lettura non lo so, l'unica cosa che forse capisco è che per giudicarla bisognerà attendere un po' di tempo. Forse per capire le finalità del pensiero cinese un buon indizio è l'osservazione della loro espansione in Africa. Totalmente diversa da quanto finora hanno fatto gli europei e gli americani.
I germanici: famosi per la loro capacità di assemblaggi meccanici perfetti! Un popolo di gente lavoratrice e serena che ogni tanto viene percorsa come un tifone misterioso da autentici geni. Nel bene e nel male. Parafrasando un moderno modo di dire, a loro insaputa. Da Beethoven a pessimi personaggi in grado di trascinare tutto il loro popolo ed altri, purtroppo, in immani tragedie. Come tutti i deboli ogni tanto vengono assaliti da manie di grandezza. Oggi resi potenti dalle mostruose tragedie prodotte, guardano con profonda invidia e solita avidità un popolo che per numero starebbe in una loro grande città. Questo popolo per intelligenza, creatività, filosofia e scienza, sovrasta storicamente le popolazioni di tre quarti di mondo! Così che cercano stupidamente di costringerlo alla povertà. Solo per mostruosa capacità di solita incomprensione. Questo popolo, resosi impoverito anche per colpa della delinquenza di alcuni propri governi è stato scuola al mondo inventando un sistema politico nel quale ci abbeveriamo tutti: la democrazia. Poi anche loro, come capita, se ne sono dimenticati. Ci si stringe la mano,a volte, per rubarci reciprocamente gli anelli!
Noi altri! Scriveva Giuseppe Giusti, grande e obliato poeta dell'800, nella sua poesia -I Grilli- a proposito della disistima di altri popoli nei nostri confronti, sintetizzando quello che avevamo fatto negli anni dell'impero Romano, " ...scordando il tempo perso, d'aver in illo tempore, spoppato l'universo" Ci eravamo pappato il mediterraneo e tutta l'Europa ed eravamo arrivati dall'Africa fino al Polo nord ed alle porte dell'India!Non ancora italiani ma solo romani. A piedi, senza aereoplani, carri armati e bombe atomiche! Poi accade che fummo affascinati da una idea! Chi avrebbe dovuto mettere in pratica questa meravigliosa idea confuse talmente le idee a tutti puntando al dominio di pochi autoelettisi rappresentanti dell'ideatore, a tal punto da trasformare un popolo di affamati leoni, capaci comunque di costruire strade e leggi, in un branco di timorati e indifesi bastian contrari. Secondo me non c'è definizione migliore del nostro italico DNA! La nostra congenita "bastiancontrarietà" Un piccolo esempio: tre lingue parlate su questa terra dai bipedi umani sono alla base di ogni linguaggio, il sanscrito, il greco ed il latino. insieme generano la lingua italiana: Ma non riusciamo a rimpinzare questa meravigliosa lingua con parole, forse semplici, forse sintetiche ...ma banalmente sceme, prese da altre lingue. oggi di moda, che dalla nostra derivano?!

Il continente chiamato India. Un solo fiume da il nome ad un intera parte del globo il cui nome originale era Baharat. Una straordinaria mistura di genti, fitti come fili d' erba di un immenso prato dal quale sono nate, nel corso dei tempo, straordinarie figure umane. Così straordinarie da influenzare positivamente il pensare del resto del mondo, ma assolutamente inconcludenti nel trasformare ogni altro filo d'erba in un fiore libero e felice. Di libere e, non so se felici, solo le vacche bianche! Al di là di ogni fede e superstizione è stato l'unico popolo che si è liberato, armato solo di parole, dall'oppressione armata di affamati bipedi venuti da un'isoletta del mare del nord che avevano la pretesa di insegnare ad un popolo di grandi e straordinari maestri la realtà della vita. Fucili alla mano. D'altra parte erano costoro, cresciuti di statura e di ricchezza depredando mezzo mondo. Con una certa eleganza formale!

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