sabato 10 agosto 2013

Un sogno d'estate!


Un sogno d'estate!

Tocca a me? Bene, allora sappiate subito che l’esito del congresso ha superato qualsiasi positiva previsione. Non si è trattato di una maggioranza, ma della totalità dei presenti; dico la totalità dei presenti ha votato per il SI. Si ad uno sciopero mondiale delle PAROLE! Nessuno aveva mai visto una organizzazione così spontanea, efficiente ed efficace, precisa, puntuale e nello stesso tempo di una grande coralità. Soprattutto considerando che era la prima volta che accadeva un evento talmente straordinario.
Va detto che era nell’aria, da molto tempo e ovunque. Perché il senso di profonda stanchezza che ci stava pervadendo non era dettato solo dalla inusitata frequenza di uso che di noi si fa da per tutto, ma dall’essere usate così vigliaccamente. Alcune di noi si erano suicidate! E tra queste: pace, lavoro, giovani, onestà, politica, responsabilità …  ed altre mille e trecento! Un suicidio di massa! Allora s’è detto basta! Ci siamo chiamate tutte e non solo noi tutte, le originali, ma ognuna di noi aveva le sue cento, mille, diecimila omologhe accanto a sé, in totale saremo state qualche decina di miliardi. E … tutte tradite? Si, tutte, chi più chi meno tutte tradite, e anche tutte pervase da un senso profondo dello scoramento, della incredulità che intorno a noi si stava generando. Per non parlare di quelle di noi usate per i soliti luoghi comuni in cui vengono solitamente affollate per esprimere concetti sempre falsificanti la realtà delle cose.
Che inganni, che mortificazioni. Tutta colpa degli umani!. (da "Un barbouilleur di papier" ,di Massimo Scalabrino-.pag.90. Edizioni Simple)
Mi sono svegliato sorridendo! Era l’ora che le PAROLE scioperassero! Convinto che fosse vero ho acceso la radio. 
NO! I soliti quaqquaraquà,!  A cui se ne era aggiunto uno che, in barba ai congiuntivi, stava paragonando la Corea del Nord alla Svizzera!

Aveva ragione Calderon de la Braca “ Anche i re sognano di essere re ed in tale inganno vivono regnando ”

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