Cosa
sto leggendo, d’estate.
Ci sono
dei libri che non si può mai smettere di
leggere, a condizione che piaccia approfondire la loro conoscenza. Sono un
lettore, fin dall’adolescenza, di testi,
diciamo così, di grande saggezza! Dagli antichi greci, ai medio orientali, ai
moderni europei … affascinato dalla cultura dell’estremo oriente, indiana e cinese.
Ho sempre cercato testi in edizioni scientificamente attendibili, rifuggendo da
quegli scrittori e editori che pubblicano travolgimenti di idee in campo morale
o religioso. Cerco di leggere traduzioni dirette dai testi originali. Quasi mai
traduzioni da altre traduzioni.
Essere partecipi di una idea non deve significare
per forza vestirne ipotetici paramenti.Il Buddhismo, un esempio per tutti. Ogni interpretazione religiosa della "natura delle cose", con tutto il rispetto possibile, non m’interessa. Nella lettura delle filosofie
del passato, trovo tracce vivaci per capire il presente, vedere come sono state
stravolte nella storia e averne suggerimenti per il futuro. A volte, mi faccio
una domanda. Durante la mia adolescenza m’innamorai e tutt’ ora lo sono innamorato,
di Franz Kafka! La domanda è questa: se Kafka avesse letto i testi taoisti oppure
i Veda …. Cosa avrebbe scritto?! Ci sono delle idee, delle riflessioni sull’ esistenza
umana di valore talmente universale da non appartenere specificatamente ad un
tempo preciso. Di questo se ne sono accorti molti moderni fisici, e tra questi, il fisico nucleare Fritjoff Capra, che, in un
suo famoso libro, fa un confronto tra le straordinarie intuizioni taostiche e
le recenti scoperte della fisica nucleare. Bene! Sto rileggendo per l’ennesima
volta, in questi mesi, nella edizione della UTET 1987, i “Testi Taosti”. Questo
libro comprende i testi fondamentali della filosofia taoista: il Tao Te ching,
il Lao-tzu ed il Chuang-tzu.
Alterno
a queste immersioni nei pozzi della saggezza, la rilettura e la correzione di un
mio nuovo libro, dal titolo “Leggero, per troppa profondità” che uscirà nel
prossimo settembre. Con quale coraggio mi muovo tra queste “abissali altezze” …
potrebbe chiedermi un caro amico! Risponderei, con la voglia di cercare di
capire perché io possa, legittimamente, dichiararmi felice di appartenere al
tutto!
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