domenica 6 ottobre 2013

parole cinguettate!

Poche parole ed altrettante poche idee. Una notevole quantità di cinguettii, come non fossimo più esseri umani dotati di parola, ma uccellini dalle piccole testoline, senza ali. Poche parole perché la gente ne è stanca, perché saper scrivere e soprattutto saper leggere è difficile, in un mondo in cui sembra sia stato detto tutto, scritto altrettanto e letto pochissimo o letto male. Fatto, ingannevolmente, peggio! Non più biblioteche casalinghe, non più librerie, non più lettere d'amore, non più poesie, ma soltanto dei "pio pio". Per ora si salva solo la musica! Ognuno davanti al proprio pc con la statuina del "dio web" sulla scrivania, per raccontare "urbi et orbi" i propri cinguettii.  Ci si adeguano tutti: uomini potenti di stati potenti, capi religiosi, nessuno più in grado di esprimere un concetto, una idea, ma solo un "pio pio". Ovviamente è più saggio e più veloce leggere un bigliettino dei Baci Perugina che la Divina Commedia!  Io  provo un sentimento misto: tra il sorriso e la tristezza. Sorrido pensando che le mode passano, mi rattristo pensando a quel brav'uomo di Einstein! Lui si che, con un po' più di caratteri di un cinguettio, sintetizzò l'umano genere quando disse che di due cose era certissimo, l'infinito numero degli universi e la stupidità umana!

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