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Mi piacerebbe scriverLe una
lettera… gentile signor Recep Tayyip Erdogan, per esternarLe tutta la mia preoccupazione
per ciò che sta accadendo nel Suo, penso, meraviglioso Paese, dove non sono mai
stato e probabilmente mai verrò. Le scrivo perché sono convinto che gli umani,
qui su questo mondo, siano tutti diversi tra loro con il vantaggio di essere
tutti uguali per diritti e doveri! Anche se questa convinzione, a molti,
purtroppo, può sembrare una solenne stronzata.
Sentiamo dire, qui da noi, che, in quella grande e
splendida piazza dove crescono alberi secolari, ad Instanbul, città
antichissima di nobile cultura, la polizia turca ha “pulito” tutto ciò che una
parte del popolo turco, compreso se stesso, era stato costretto ad abbandonare.
Qui si dice che la polizia del suo democratico governo abbia gettato, sul
popolo turco, insieme a cannonate d’acqua, anche una medicina gialla, dicono,
poco terapeutica. La quale, oltre alla pelle, sia dannosissima alla democrazia.
A proposito, mi scusi, come si dice democrazia, in turco?!
Io non credo che ciò sia successo! Anche se lo si è
visto in televisione. Tra l’altro Lei, gentile signore, è anche Leader di un partito
politico che si chiama Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, quindi non può aver
ordinato cose così inumane e idiote per quanto, l’ho sentita dire, nella
traduzione in italiano, ad una folla piena di bandiere del suo Partito, che il
suo governo, stava per perdere o aveva perso la pazienza. Che come lei sa è una
virtù dei forti, la pazienza. Perderla è da distratti o da dittatorucoli di
quart’ordine.
Visto che Lei è nato a metà
degli anni ’50, ha studiato all’Università … insomma non è un caporale - tanto
per intenderci - europeo che, diventato zimbello di un gruppetto di sordidi
capitalisti, crede di essere un Dux in divisa e baffetti d’ordinanza, e pertanto
autorizzato a scatenare autentici massacri.
Dia ordine al suo Governo, La
prego, di guardare ovunque, negli armadi, sotto gli scranni del suo Parlamento
o nelle proprie tasche e ritrovarla … la pazienza. Nel caso in cui non la
ritroviate, fate finta di averla ritrovata! E ditelo al popolo che l’avete
ritrovata. E’ già capitato, nel corso della storia umana, che se, anche ad un
popolo capitasse di perderla - la
pazienza - va a finire che, coloro che sono al governo, così distrattamente,
sono destinati a perdere qualcosa. Ad
esempio, la testa! Il che è proprio
brutto, anche se, mi domando, dove abbia la testa quella gente che, al governo
democratico di un grande Paese democratico, dichiara minacciosamente di aver perso la
pazienza!
Un ultima nota: sento dire che
Lei minaccia di far intervenire l’esercito! Non lo faccia e se ha un residuo di
coraggio, faccia intervenire il popolo, con nuove elezioni.
Cordialità, poche.
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