Film su Raitre, in prima serata. Titolo Margin
Call. Produzione USA, uscito nel 2008 in Estonia. Categoria: Horror
Nessun avviso agli spettatori. Film non vietato.
Storia: come ci si arricchisce vendendo carta straccia, sub prime, mutui ed
altre cialtronate. Il succo della storia è “mors tua vita mea”. Obbiettivo “operare
da leader nel mondo globale”. Perché nella categoria Horror? Dimostra, con
bravura di recitazione, con ottimo testo ed efficace musica e fotografia,
l’assoluta inconsistenza di come un lavoratore nella democratica America viene
considerato. Un nulla, leggermente meno di un nulla. Indipendentemente dagli
anni della sua vita che ha dedicato a quel lavoro, dai suoi progetti, dalla
validità del suo apporto allo sviluppo dell’azienda dove lavora. Niente!
L’unico protagonista che si salva, a stento, ma si salva, è il dollaro. In mano
ad un capo banda, azzimato e truce quanto basta, la storia narra come sia
possibile in una società, come quella umana, alberghino belve miliardarie di
tale ferocia e stupidità. Non producono niente, non fabbricano nulla; solo,
fino ad un certo punto, generano utili immensi per un piccolo gruppo di
complici. Dall’alto del loro grattacielo osservano l’immensità della città sotto di loro, una
luminosa New York, che per la loro cupidigia assurda, stanno distruggendo. Il
cinismo non c’entra proprio! Non sono cinici, sono al di là di ogni
considerazione tal sì che, difficilmente, uno zoo li ospiterebbe. Un medio
capetto da due milioni e mezzo di dollari l’anno elenca come spende questa
cifra enorme: la metà va al fisco (meno male, da noi…) e poi nell’elenco
spuntano ottantamila dollari spesi in puttane. Se, dio ne guardi, viene
sfiorato da un sentimento, ci resta stecchito. I latini dicevano “in vino,
veritas”. Qui si potrebbe dire: nei film, a volte, c’è verità. Vedendo in
questi uffici una marea di monitor accesi giorno e notte, vengono i brividi
nella schiena e sorge questa domanda: se questa gente è il pilastro
dell’economia di un Paese, con cosa li si può sostituire o cancellare, se loro
sono padroni di spostare miliardi di dollari da una parte all’altra del globo…
noi che avevamo spensierati nonni che cantavano “se avessi mille lire al mese
…” dove stiamo vivendo? In un film dell’orrore?!
E’ questa l’economia del mondo, basata sulla
cialtronaggine di questa gente per la quale esiste solo un’esasperata crescita
senza alcuna crescita di benessere. Immagino, poi, se a queste bande tornasse
utile finanziare fabbriche di guerra, cosa potrebbe succedere in tante aree
povere del mondo. Già, a proposito, che non sia esattamente quello che sta
succedendo?!
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