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Per finire, nel dramma, con un gesto clamoroso per
l’epoca, ed altrettanto inaspettato, un atto di perdono.
Scrive ad un certo punto Calderon:” la vita è un
pallido sogno, le cose e le persone che incontriamo sono fantasmi della nostra
nobile immaginazione; il mondo intero, con le sue albe, i suoi tramonti, con le
sue montagne e i suoi fiumi è una incessante creazione della nostra inestinguibile
fantasia”.
Intuizione incredibilmente meravigliosa che gli uomini hanno
espresso fin dal tempo dei tempi, in tutte le religioni e filosofie, dagli indù
ai taoisti, opponendosi con pervicace cattiveria a questa unica realtà. E che,
solo in questi anni, trova conferma degli studi di Enrico Bellone, di Carlo
Rovelli e di tutti quegli scienziati che aprono gli occhi sulla realtà del
nostro mondo. Senza dimenticare il grande Lucrezio, la cui conoscenza agli
albori del ‘500, sconvolse il mondo, aprendo una squarcio di sole nel cattolico
buio del medio evo!
Dice Sigismondo.” E l’esperienza ci insegna/ che
quanto s’agita e muove/ è solo l’ombra di un sogno/la nostra folle illusione/Sogna
il re che è re e vive/ in tale inganno regnando …. Che è la vita? Un delirio./
Che è la vita? Illusione. Una ombra ed una finzione,/ che tra le mani ci sfuma/
come una nuvola leggera/ quando il vento la disperda, perché un sogno è questa
vita/ e anche i sogni, sogno sono.”
Se l’umanità resiste ancora qualche centinaia di
anni, non dimenticando nel frattempo, di farsi tutto il male possibile, è quasi
certo che assumerà il pensiero di Sigismondo come regola di vita e solo in allora
le albe ed i tramonti, i fiumi e le montagna ed in tutto questo, il genere
umano potrebbe vivere rispettando ed amando se stesso.
Mentre mi sto rileggendo, in mattina avanzata, per l’ennesima volta “La
vita è sogno”, per contraltare, mi sovviene nientemeno che Marylin Monroe, una
intelligente e bella svampita, quando affermava che: “ dovendo piangere era
meglio farlo seduta sua una Cadillac che su un marciapiede”.
Così mi si chiude il cerchio della mia antipatia
per un certo mondo! Lui sogna di essere un allenatore milionario, e con lui
sognano tre o quattro italiani! Ma si tratta solo di un sogno! Auguro a quei
tre o quattro italiani che credono nel sogno di non imbattersi mai in un
incubo, magari, chiamato Corea!!! Perché, loro tre o quattro piangeranno seduti su un marciapiede, mentre lui, forse, piangerà a bordo di una Rolls Royce!
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