venerdì 6 giugno 2014

La vetrina di Van Cleef & Arpels al n° 12 di Place Vendome a Parigi.



Non credo ci sia vetrina al mondo dove io abbia, per quel tanto di mondo che ho visto, potuto ammirare il più bello degli smeraldi. Lo smeraldo è la mia preferita tra le pietre preziose. La parola nasce, forse, dal sanscrito “acmagarha” e poi dal latino “smaragdus”. Ne vidi uno, una volta, in quella vetrina, di un incredibile e lucente color verde. Meraviglioso! Desidero, voglia di possesso, di mille sguardi e carezze, invidia per chi poteva tenerlo nel palmo della mano. Penso proprio di no. Ammirazione per quello splendido esempio  di una meravigliosa natura. 
Una vetrina come uno scrigno.
A proposito di scrigni: d’improvviso e inaspettatamente mi è stato chiesto di entrare per vedere la sua nuova casa. Ho sempre pensato che la casa  sia la vetrina della vita di chi la abita. Disordine compreso! Che poi quest’ultimo è relativo: quello che per me è ordine o disordine per chiunque altro non lo è. Nel varcarne la soglia mi si sono affollate alla memoria tutte le storie vissute e patite e raccontate per la sua ricerca; l’entusiasmo per la sua scoperta, ma e soprattutto il significato profondo di questo desiderio: avere un luogo tutto suo dove abitare. Tutto suo… tutto loro! Occorre pazienza! Così sono entrato!
Non descrivo questa casa! Non avrebbe senso il descriverla. Come non avrebbe senso descrivere “la bottega” dei signori Van Cleef e Arpels.
A parte il fatto che entrandovi ho provato una sensazione di dolcissimo calore! 
“Questo è l’ingresso, poi la cucina, il salotto, la camera da letto, il bagno, il cortile …”
Avevo detto di non  voler descriverne l’interno anche se sono ore che non faccio altro che ripercorrerne l’itinerario. Per riprovare la fantastica sensazione di star camminando nella vetrina dei Van Cleef ed Arpels, stando a fianco di uno dei più incredibili e splendidi degli smeraldi, la mia dolce ospite!
Desiderio, voglia di possesso, di mille sguardi e carezze, invidia per chi poteva tenerla nel palmo della mano… penso proprio di no. E se lo pensassi non me lo confesserei proprio! Mai confessione sarebbe più bugiarda! Ammirazione per quel meraviglioso risultato di una meravigliosa natura. 
Una casa come uno scrigno.

Tornandomene solo, verso l’auto, abbagliato dal sole al tramonto, mi dicevo che al mondo esistono smeraldi di incredibile lucentezza che senza dubbio sanno dare immense felicità. 
Farò così, dedicherò la mia prossima vita a trovarne uno tutto per me!!

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