giovedì 27 febbraio 2014

L’incredibile meravigliosa invenzione!

Storie antiche tramandate da antichi libri la raccontano più o meno nello stesso modo. Ne prendo una a caso. Qui si dice che dopo aver creato gli universi, compreso questo mondo ed averlo popolato di bestie più una strana bestia autodefinitasi uomo, si sia reso conto, il Creatore, nella sua immensa potenza, di come vi mancasse qualcosa. Ciò che aveva inventato era magnificente ma non vi era bellezza. Non ci dicono quanto tempo ci abbia pensato su, o se fu una intuizione illuminante. Sta di fatto che, visto il suo uomo dormiente, gli abbia prelevato una costola e con questa … eccola qui!Inventò e creò, nientemeno che, “ la bellezza”!
Nelle fiabe, la narrazione non procede mai razionalmente, per cui nessuno spiega il perché avesse bisogno di un osso per completare la sua opera. Tant'è che accanto al suo primo bipede di curiosa fattura, ne plasmò una versione in cui la dolcezza delle forme, la piacevolezza, la gioia di vivere del sorriso e degli occhi, illuminasse tutto il resto del creato. Affidò poi all'uomo il compito di dare un nome a tutto ciò che lo circondava, e l’uomo chiamò questo nuovo essere, creato da una sua costola, col nome di “donna”. Al creatore mancò l’idea di far sì che questa meraviglia fosse esentata dal deperirsi come il resto delle cose. E fu un gravissimo errore! Oggi, a distanza di qualche milione di anni, c’è solamente questa creatura, chiamata donna, a testimoniare la bellezza di tutti gli universi!
Sono convinto che non ci sia, in tutti gli universi, niente di più bello di un giovane corpo di donna!
Mentre penso, dico e scrivo tutto ciò sento sorrisi di sarcastica ironia aleggiarmi intorno. Saggezza antica recita come la lingua batta dove il dente dolga! Non lo nego. È così! In compenso oggi il mondo è popolato di immagini bellissime di bellissimi esemplari di donna. Ed anche il mio piccolo orto ne è popolato meravigliosamente. Il mio sguardo è un applauso perenne! Non capisco perché quando qualcuno, io compreso, si mette a dubitare dell’esistenza di tale Creatore, Lui non prenda questa incredibile invenzione a testimonianza della sua esistenza! Le cambierei nome. Invece di donna, chiamerò questa incredibile invenzione con il nome di “bellezza”! Due parole sulla bestia “uomo”. Già allora, all'inizio, non aveva capito niente. Fuggì alla conoscenza, inseguito dal nulla che lui era! Col passare del tempo, pur beatificando questa incredibile e magnifica invenzione su ogni possibile altare, la tenne imprigionata in una teca personalizzata, in cui ad ognuna bellezza era destinata l’appartenenza ad un solo uomo, negando alla stessa capacità di essere felice di se stessa e di donare felicità! Negandole poi il senno di scelta, se non addirittura, di possesso di quell'anima che lui attribuiva solo a se stesso! Tutto ciò per paura della propria impotenza, della propria incapacità di capire, per paura della propria ombra.
Con troppa lentezza, con una lentezza che le è stata origine di straordinaria forza, la bellezza è diventata imperante. Sta illuminando di se i sentieri della vita. Ci vorrà ancora qualche secolo e poi come giusto dominerà il mondo! Perché non c’è niente di più bello della bellezza!

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