Eratostene
nacque a Cirene, all‘incirca nel 275 a.C. Filosofo, matematico, storico della
scienza e filologo, anzi, inventore della filologia. Nel 246 fu chiamato da
Tolomeo III Evergete, re d’Egitto, a dirigere la Biblioteca di Alessandria.
Eratostene sosteneva che non fosse umanamente giusto dividere gli uomini
tra Greci e barbari. In quanto vi erano
barbari di “alta civiltà” e Greci pessimi. Eratostene misurò la sfericità della
terra, la distanza della terra dal sole … 2250 anni fa, circa!
Galileo
sosteneva che il libro della natura era scritto in termini matematici, 400 anni
fa, circa.
In
effetti, oggi sappiamo che quando noi diciamo di vedere un sasso, in realtà
diamo nome di sasso ad “uno spazio vuoto di onde fluttuanti di meccanica
quantistica, governate da sofisticate equazioni” .
E
quando ascoltiamo parlare, a scelta, un leghista, un pentastelluto, un pdellista
od un pdista … o uno dei tanti politologi televisivi, in realtà cosa ascoltiamo?
Veniamo da uno straordinario, incredibile, passato di immense intelligenze e
facciamo di tutto per seppellirlo ed ignorarlo, accontentandoci di vivere in un
nulla, talmente nulla che ci sembra un assoluto niente.
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