mercoledì 23 marzo 2016

sul rispetto delle religioni

nel pomeriggio di ieri sono stato invitato, su fb, ad aver più rispetto per le religioni, con una aggiunta polemica di un 'se mi fosse riuscito'. Tornato a casa ho trovato nella cassetta delle lettere un piccolo depliant dei
 testimoni di Geova. Mi si invitava a partecipare ad una riunione con tema "Tu sarai in Paradiso". Sulla parte alta del foglietto c'era scritto ' evento gratuito'.
Almeno nell'invito!
Credo fermamente che nel loro complesso la nascita delle religioni sia stata una prima risposta che l'uomo, appena cosciente di se, si sia dato alla domanda fatidica del perché della sua esistenza e della esistenza del mondo che lo circondava. Alcune migliaia di anni fa.
Nel loro insieme le religioni e le loro evoluzioni mi hanno sempre interessato così come fin dai tempi del liceo mi ha interessato la storia della filosofia. In particolare quelle religioni che hanno favorito lo spirito umano ad esprimersi in forme d'arte di straordinaria civiltà. Ho amato molto tutti quei pensatori che senza il sussidio della scienza moderna, hanno intuito verità profonde. Da Leucippo a Democrito fino al grande Lucrezio per arrivare a Galilei e Bruno e via narrando. Nel trascorrere del tempo tutte le religioni si sono istituzionalizzate creando dei regni dalle mura rigidamente inossidabili.
Mi rimase particolarmente impressa la lettura e (modestamente) lo studio della indiana Bhagavad Gita. Qui un re, Arjuna passa in rivista due eserciti schierati l'un contro l'altro in battaglia, a bordo di un cocchio che per auriga ha Krishna. Arjuna chiede al dio Krishna se non gli fa rabbia vedere tanti uomini che pregano Dei diversi da lui. Krishna risponde che non prova nessuna rabbia sempre che la loro preghiera sia espressa con fede.
Straordinariamente bella questa risposta! Aggiungerei soprattutto quando la preghiera esprime un ringraziamento al Dio di riferimento per tutto ciò che la vita offre. Quando invece la preghiera chiede aiuto per sconfiggere il nemico, ritengo che ci vorrebbe un Dio che in quanto tale intervenisse per punire l'orante! Mi sovviene che sia stato solo nel 1960, circa, d.C che un Papa Cattolico cancellasse dalla fine della Messa un insulto al popolo ebraico accusato di omicidio nei confronti del figlio di Dio. Le cosiddette istituzioni religiose, autentiche multinazionali ante litteram, non hanno mai nel corso della storia cercato un sincretismo che impedisse ai vari fedeli un approfondimento di conoscenza tale da distinguere tra mitologia e fede, traducendo quest'ultima in un sistema di vita pacifico, umanamente e fraternamente produttivo. Inutile sottolineare che al contrario sono scese in guerra tra di loro o hanno prestato le loro bandiere a questo o a quell'altro esercito in armi. L'unico accordo tra di loro s'è avuto solo quando si è trattato di battersi contro la ricerca scientifica della conoscenza del mondo in cui l'umanità vive.

Ecco perché mi viene facile rispettare l'uomo che prega una riconoscente preghiera a qualunque dei suoi Dei, e non rispettare minimamente tutte le istituzioni religiose che altro non sono, in molti casi, che multinazionali dell'inganno. Quindi il mio rispetto verso l'uomo di qualsiasi fede religiosa nel suo rapporto esclusivo con il suo Dio, ma nessuna fiducia e nessun rispetto verso le chiese che amministrano negativamente le varie fedi.

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