sabato 7 marzo 2015

Le fatiche dell'Isis

Le fatiche dell'Isis

Finora questa sottospecie umana si è dimostrata vincente sia da un punto di vista strategico che militare nonché economico, per loro stessi. Spaventosi massacri che come tutti i massacri, ivi compresa una sola uccisione di un essere umano, sono solo azione idiote. Al di là di qualsiasi questione etica e morale. Considerazione doverosa: diversamente bisognerebbe ripartire da quel che combinò l'Enola Gay in Giappone. Quello che trovo teatralmente inutile ed un grande spreco di fatica è la distruzione delle antiche memorie della loro stessa civiltà. E mi domando il perché non prendono esempio dal nostro Paese che, a sentire dire da tutti, detiene una alta percentualità di storiche ed artistiche memorie di grande valore culturale per tutto il mondo. Ci fu un solo capo di stato che si preoccupò seriamente di salvaguardare da furti e rapine la città di Roma. Forse fu Giulio II che incaricò Raffaello di sovraintendere alla conservazione di quanto restava della Roma imperiale. Trattandosi di Giulio II dubito che si preoccupasse tanto dei monumenti quanto del fatto che gli urtava i nervi che fossero i nobili romani che li depredavano per costruirsi i propri palazzi più di quanto non fosse la sua aderenza alla filosofia del Marchese del Grillo! ( Io so' io e voi nun sete un cazzo!)
Eccomi alle fatiche dell'Isis, con quelle stronzate dei bulldozer che distruggono mura antichissime o dei martelli che spaccano statue. Se vogliono ottenere lo stesso risultato con minor fatica facessero come in Italia. Ad esempio, vedere le contestazioni della Guardia di Finanza ai conti di quel bravo signore che fu messo a dirigere la conservazione di Pompei. Vedere quanto nel corso degli anni, i vari ed illuminati Governi italiani, hanno messo finanziamenti a disposizione per la manutenzione di tutte le antichità che fanno o facevano la ricchezza del nostro Paese. Una cosa semplicissima. per mandare realmente tutte queste ricchezze a puttana, basta seguire il nostro esempio. Vienna, Museo dell' Arte Moderna, il Kunsthistorisches, straordinaria visita di qualche anno fa, pulitissimo, servitissimo, illuminato giustamente, restaurant compreso ... insomma perfetto come i nostri Uffizi, a Firenze, dove secondo me dall'arruffata quadreria, da una immobile cantina piena di opere d'arte, a tutto il resto, compresa la caffetteria, c'era ... c'era di che dire! Ho avuto un attimo di bontà...E che lo stesso attimo mi sono dimenticato dei vari Ministri-poeti, tipo, per caso mi viene in mente, il Bondi!

Nemici dell'Isis! Un consiglio, fate come noi, oltretutto sollevate meno polvere e poi difficilmente qualcuno vi accuserà di delinquere contro l'umanità. Almeno avrete una eternità di ergastolo in meno!

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